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Lun. Feb 24th, 2025

Ridurre le liste d’attesa: il piano della Regione Piemonte

liste d'attesa

La Regione Piemonte ha avviato un piano per migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie e ridurre i tempi di attesa. Il progetto prevede oltre 1000 prestazioni aggiuntive al mese in 13 diverse specialità, con prenotazioni gestite tramite il CUP regionale. Il piano è stato presentato dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi durante una conferenza stampa svoltasi nella sede dell’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino.

L’incontro del 22 febbraio 2025 ha visto anche la partecipazione di Franca Dall’Occo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera.

Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte ha dichiarato in una nota stampa «La riduzione delle liste d’attesa è la priorità per la Regione ed è il principale obiettivo che abbiamo indicato ai direttori generali al momento del loro insediamento. Le aziende sanitarie hanno prontamente recepito le indicazioni e predisposto un articolato calendario di visite ed esami. Nei prossimi mesi ci aspettiamo un forte impulso dalle aziende sanitarie per incrementare le prestazioni. Sappiamo che c’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta per garantire le cure a tutti».

A parlare invece di allocazione di risorse crescenti per affrontare questa problematica, è intervenuto Federico Riboldi, assessore alla Sanità, che in una nota stampa ha puntualizzato: «Nel bilancio di previsione 2025 le risorse per le liste d’attesa sono passate da 25 a 37 milioni di euro. La struttura dell’Assessorato è attivamente impegnata, con le aziende sanitarie, sul fronte del monitoraggio dei dati in tempo reale, con l’istituzione della sala di controllo e l’attivazione del Responsabile unico dell’assistenza sanitaria, figura di raccordo con l’Osservatorio nazionale e che avrà un ruolo principalmente di verifica e controllo degli adempimenti previsti dalla normativa».

La questione della carenza di personale

Durante la conferenza stampa è stato sollevato un aspetto critico: la carenza di personale.

Il segretario regionale di Nursing Up, Claudio Delli Carri ha evidenziato il rischio che l’attuale piano possa aumentare il carico di lavoro per gli operatori sanitari già impegnati: «È una cosa buona ridurre le liste d’attesa, perché i cittadini hanno diritto a tempi d’attesa più brevi. Ma chi garantirà queste prestazioni? Gli stessi professionisti che già lavorano oltre ogni limite? È chiaro che serva una soluzione strutturale per evitare che le liste d’attesa tornino a crescere dopo questo intervento tampone. Cirio ha confermato di essere consapevole che questa non è la soluzione definitiva, e lo dimostrano i numeri: mancano ancora almeno 7.000 infermieri in Piemonte. Con l’accordo regionale, dovevano essere fatte 2000 assunzioni, ma ne mancano ancora 350».

Una soluzione temporanea o un primo passo per ridurre le liste d’attesa?

«Con oltre 1000 prestazioni in più al mese diamo un contributo importante al taglio delle liste di
attesa
– commenta in una nota stampa il dottor Bruno Osella, Direttore Generale ASL TO5 –. Ringrazio tutti gli operatori sanitari e amministrativi che numerosi hanno aderito a questa iniziativa a favore di una Sanità pubblica e universale».

Sebbene l’iniziativa regionale rappresenti un tentativo di ridurre i tempi di attesa, resta da capire se possa trasformarsi in una soluzione duratura o se, terminata la fase sperimentale, il problema si ripresenterà. Il nodo principale rimane l’insufficienza di personale sanitario, un fattore che potrebbe compromettere l’efficacia dell’intervento nel lungo periodo. Il dibattito su strategie più strutturali per garantire un servizio sanitario efficiente e sostenibile resta aperto.

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