6ª Giornata Mondiale della Sicurezza dei Pazienti

Durante la 6ª Giornata Mondiale della Sicurezza dei Pazienti, si è discusso anche sull’importanza cruciale del ruolo dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico. Figure essenziali nella tutela della sicurezza del paziente. Il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, Ivan Bufalo, partecipando all’evento organizzato dalla Regione Piemonte, ha dichiarato: «Per noi infermieri, la sicurezza dei pazienti è un tema centrale. Questo sia per i valori deontologici che guidano la nostra professione, sia per l’agire professionale quotidiano. Nel Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche, su 53 articoli, ben 19 riguardano la sicurezza della persona e della collettività. Sottolineando la nostra responsabilità primaria.»

Bufalo ha inoltre evidenziato che il ruolo dell’infermiere è insostituibile. Questo sia nella gestione dei percorsi diagnostici-terapeutici sia nella presa in carico dell’assistito. Tuttavia, per svolgere efficacemente questo compito, è necessario il supporto delle organizzazioni e delle istituzioni: 

«L’infermiere non può garantire la sicurezza del paziente se è oppresso da carichi di lavoro e da croniche carenze di personale. La sicurezza richiede tempo per riflettere e ragionare, elementi spesso sacrificati nel quotidiano.»

Investire sugli infermieri per la tutela dei pazienti

Uno studio condotto dall’Università di Torino ha rivelato che il 25% del tempo lavorativo degli infermieri viene impiegato in attività che dovrebbero essere svolte da altre figure professionali. 

«Se gli infermieri sono troppo pochi e una parte rilevante del loro tempo è dedicata a compiti non inerenti la professione, come può essere garantita la sicurezza dei pazienti?» ha domandato Bufalo.

Infine, ha sottolineato la necessità di investimenti concreti sul personale infermieristico, sia in termini numerici che di valorizzazione delle competenze: 

«Investire nella sicurezza significa prima di tutto investire sugli infermieri e sul potenziale che rappresentano per il sistema sanitario. Le istituzioni devono agire senza pregiudizi e con l’obiettivo unico di garantire la sicurezza della persona assistita.»