Terzo incontro sul territorio a Chieri nell’ambito del tavolo tecnico-politico sull’aggiornamento dello studio di fattibilità della Gronda Est. Le ipotesi e le alternative di tracciato che i tecnici studio Meta stanno valutando per i nodi Chieri-Poirino e Santena-Cambiano sono state al centro del confronto tra gli amministratori locali e la Città metropolitana di Torino, che era rappresentata dal Vicesindaco Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici, e dal Consigliere delegato all’ambiente, Alessandro Sicchiero, presente anche nella sua veste di Sindaco di Chieri. Gli incontri sono una prima occasione di confronto davanti alle carte del territorio per recepire ulteriori e puntuali osservazioni dei Comuni e affrontare tutte le eventuali criticità e interferenze con la viabilità minore.
Dubbi e chiarimenti sulla Gronda Est
«Il primo giro di consultazioni è servito a capire le principali criticità da affrontare e le esigenze segnalate dagli amministratori locali rispetto all’ipotesi del corridoio in cui localizzare un sistema viario che non avrà le caratteristiche e l’impatto ambientale di una tangenziale autostradale. Ovunque possibile, sarà sfruttato il sedime stradale attuale, per limitare il consumo di suolo. – hanno sottolineato in una nota stampa il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e il consigliere Alessandro Sicchiero – Approfondiremo in loco i dettagli, nel corso di sopralluoghi che serviranno a capire in quali nodi occorre elaborare soluzioni tecniche per limitare l’impatto ambientale e far convivere il flusso veicolare locale con quello a più lunga distanza. Terminato il confronto con i Comuni, passeremo al coinvolgimento dei portatori di interesse, delle associazioni ambientaliste e di categoria e degli operatori economici».
I numeri sul traffico
Secondo i dati forniti da Città Metropolitana, il volume di traffico in entrata e uscita che insiste attualmente sul sistema della Tangenziale torinese, è stabile da una quindicina di anni. In un giorno medio circa 166.000 veicoli impegnano la Tangenziale e per la maggior parte sono destinati o provenienti dall’area urbana torinese. La Tangenziale Nord sopporta un traffico di 150.000 veicoli al giorno e il traffico di semplice attraversamento non diretto a Torino riguarda solo 23.000 unità, cioè il 15% del totale.
La proporzione è simile per quanto riguarda la Tangenziale Sud: 120.000 veicoli in transito al giorno, di cui 19.000 (16%) in attraversamento senza ingresso a Torino. A giudizio degli esperti dello studio Meta, la realizzazione della Gronda Est con caratteristiche non autostradali intercetterebbe una bassa percentuale del traffico che attualmente impegna le Tangenziali Nord e Sud.
Il miglioramento della viabilità nell’area della Collina Chierese e Torinese potrebbe invece attrarre una parte dei veicoli provenienti dalle Langhe, dall’Astigiano e dal Chierese che sono diretti al Vercellese o al Canavese e viceversa.
Sempre secondo le stime fatte dallo studio commissionato a Meta è inoltre prevedibile che nei prossimi anni il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo comporti una diminuzione del traffico pesante sulla A21 Torino-Piacenza, che a sua volta alleggerirebbe il sistema tangenziale torinese. Tutto questo per dire che la Gronda Est convoglierebbe i circa 10000 veicoli che già oggi attraversano ogni giorno il nodo di Chieri, a cui ne andrebbero aggiunti al massimo 6000, provenienti dalla rete stradale ordinaria e destinati al Chivassese.
Da Tangenziale a Gronda: le ipotesi del progetto
Per i nodi Chieri-Poirino e Santena-Cambiano nella loro ipotesi preliminare di revisione del progetto della Gronda Est hanno ipotizzato una viabilità di tipo B1-B2, con due corsie per senso di marcia e un elemento di separazione centrale, eventualmente costituito da una fascia verde. Questo significherebbe il raddoppio della circonvallazione di Chieri fino all’innesto della circonvallazione di Pessione.
Dalla riunione a Chieri è emerso che particolare attenzione dovrà essere dedicata alla revisione del sistema viario in corrispondenza del nodo di Sant’Anna, per la questione della compatibilità tra il traffico di attraversamento e il traffico locale, sia automobilistico, che ciclabile e agricolo. Un altro tema da affrontare è la compatibilità della nuova viabilità con l’assetto idraulico del territorio e con la presenza di alcuni beni architettonici tutelati. Saranno da valutare anche la revisione dell’ingresso in autostrada a Santena e l’impatto sulla viabilità del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 a Cambiano.
Fonte Città Metropolitana
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