Lo Scoprinotizie

Canale di informazione su attualità e politica, lifestyle, comunicazione e i Comuni del torinese e non solo.

UN PROGETTO DI

Dom. Set 8th, 2024

Il fenomeno Trans-mediale: quando i videogame superano la barriera dello schermo

Ci sono dei nomi che non smettono mai di avere successo, che passano di generazione in generazione, appassionando gli utenti e ampliando il proprio pubblico. Ci sono dei personaggi, delle ambientazioni, delle vicende che proprio non riescono a stare ferme in un genere, ma devono trovare nuove declinazioni, nuovi spazi. È quanto sta succedendo nel mondo dell’intrattenimento, che guarda sempre di più al settore dei videogame per cercare di attrarre nuovi spettatori. 

Videogame sul grande schermo

Per capire l’importanza di questo fenomeno basterà fare un nome: quello di Tomb Raider. La figura dell’archeologa inglese Lara Croft dura ormai da quasi 30 anni, precisamente dal 1996, ed è passata da essere un semplice videogame (anzi, 9 diversi videogame) a sfondare anche sul grande schermo, per finire anche in una serie tv. 

È notizia di qualche mese fa, infatti, l’interesse di Amazon Prime per questo filone, con un’operazione economica simile a quella de Il Signore degli Anelli. In cantiere, infatti, c’è un nuovo film, un altro videogioco ma soprattutto una serie tv, che sarà strutturata da Phoebe Waller Bridge.

Ma di esempi di passaggio dal mondo del gaming a quello del grande schermo ce ne sono anche altri. Da “Resident Evil”, diretto da Paul Anderson nel 2022, a “Prince of Persia: Le sabbie del tempo”, pellicola del 2010 con Jake Gyllenhaal nel ruolo principale, passando per alcuni titoli per i più piccoli. Il più recente è il film dedicato a “Sonic”, un live action ispirato proprio al porcospino blu dei videogame targati SEGA, ma non possiamo non citare i diversi film che prendono spunto dall’universo dei Pokemon. Tra questi prendiamo come esempio “Pokemon: Detective Pikachu”, realizzato nel 2019 dalla Warner Bros

La relazione tra gaming e serie tv

Proprio la figura di questi fantastici animaletti, che spopolarono tra Nintendo DS e carte collezionabili negli anni Duemila, ci permette di parlare della relazione tra gaming e serie tv. Qui il titolo più riuscito è quello di “The Witcher”, di cui è uscita in questi giorni la seconda parte della terza stagione. Stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno trans-mediale dal momento che l’origine è il libro dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski “Saga di Geralt di Rivia”, passata poi per le mani del gaming e delle miniserie. Oggi è uno dei titoli più ricercati di Netflix, a confermare un trend sempre più importante, quello che dai videogame porta al piccolo e grande schermo. 

By Redazione

Canale di informazione su attualità e politica, lifestyle, comunicazione e i Comuni del torinese e non solo

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.