Lo Scoprinotizie

Canale di informazione su attualità e politica, lifestyle, comunicazione e i Comuni del torinese e non solo.

UN PROGETTO DI

Lun. Set 16th, 2024

Il Piemonte dice no alle discriminazioni

discriminazioni

Il 21 marzo si celebra ogni anno la Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali. La data è stata scelta per ricordare la strage di Sharpeville, in Sudafrica. Il 21 marzo 1960 la polizia aprì il fuoco su una manifestazione pacifica contro il regime di apartheid, causando morti e feriti. Proclamando questa giornata internazionale nel 1966, l’Assemblea Generale dell’Onu ha sottolineato la necessità di impegnarsi per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale.

Discriminazioni: volontà o inconsapevolezza?

Molti passi sono stati compiuti da allora. Tuttavia permangono anche in Italia e sul nostro territorio situazioni di discriminazione. Le persone subiscono per la propria origine etnica, nazionalità e colore della pelle, ad esempio in ambito lavorativo, nell’accesso alla casa e ai servizi, in ambito educativo e sportivo.

Non sempre le discriminazioni sono frutto di un’intenzione, a volte sono attuate inconsapevolmente, generate da diffidenza e scarsa conoscenza reciproca e sono fondate su pregiudizi e stereotipi difficili da sradicare.

Le reti per combattere le discriminazioni

In Piemonte è attiva una Rete regionale contro le discriminazioni – coordinata dalla Regione Piemonte in collaborazione con IreS Piemonte – che offre ascolto e supporto alle persone che subiscono discriminazioni, monitora i fenomeni discriminatori emergenti e promuove attività informative per diffondere la cultura antidiscriminatoria con finalità preventiva.

Sul territorio metropolitano di Torino la Rete è presente con un Nodo antidiscriminazioni gestito dalla Città metropolitana di Torino. Possono rivolgersi tutte le persone che subiscono o assistono a discriminazioni fondate sull’origine etnica, la nazionalità e il colore della pelle. Ma anche su tutti gli altri fattori previsti dalla normativa europea, nazionale e regionale, come la religione, la disabilità, l’età, il sesso, l’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Per garantire prossimità alle vittime e favorire l’emersione di un fenomeno ancora in gran parte sommerso, il Nodo collabora con 61 Punti informativi attivati da associazioni ed enti pubblici e privati presenti sul territorio provinciale.

Per informazioni è possibile consultare la pagina del Nodo metropolitano contro le discriminazioni

By Erika Zaffalon

Dopo una formazione fin troppo matematica ho capito che i numeri e la chimica non facevamo per me. Poi l'incontro con il mondo della comunicazione....

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.