CAMBIANO, 30 settembre 2021 – Svelato Eco3R, il progetto incentrato sull’economia territoriale volto a promuovere la Riduzione, il Riuso e il Riciclo promosso dal Consorzio Chierese per i Servizi, dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e finanziato da AtoR. Sono 19 i Comuni coinvolti: Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello, Moncucco, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri e Santena. I soggetti interessati sono invece scuole, famiglie e attività produttive.
I dettagli della conferenza stampa di ECO3R
L’evento si è svolto al Munlab, l’ecomuseo dell’argilla. Non casuale la sua scelta. È infatti uno degli edifici simbolo per il riuso. Numerosi i relatori che hanno preso parte alla conferenza stampa portando il loro contributo, moderata da Giuseppe Poma addetto stampa del Consorzio Chierese Per i Servizi. Il primo ad intervenire è stato il professor Paolo Mellano, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. A rappresentare l’Assemblea dei Sindaci del Consorzio Chierese per i Servizi è stato Carlo Vergnano che ha evidenziato come negli ultimi anni, si sia arrivato al raggiungimento di importanti obiettivi nella sensibilizzazione dei cittadini per la raccolta differenziata.
L’orgoglio del progetto
Si è detto orgoglioso del progetto Eco3Erre, Davide Pavan, direttore del Consorzio Chierese Per I Servizi. Il C.C.S. ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le performance nella raccolta differenziata, rendendo sempre più sensibili i cittadini verso le tematiche ambientali. Il lancio della campagna Eco3R è un po’ la chiusura del progetto avviato con la raccolta porta a porta nel 2003.
Guido Callegari, professore del Politecnico di Torino, ha sottolineato l’importanza, oltre che sociale, di ricerca e azioni di sperimentazioni su un territorio così ampio con più di 130 000 abitanti. Ed è proprio la collaborazione con il CCS in quanto esempio di uno dei consorzi più virtuosi che sarà possibile sviluppare un progetto di Circular Economy. Integrando sempre di più l’aspetto accademico e quello sociale.
Il Politecnico di Torino sottolinea il suo impegno per l’ambiente. Oltre che con le attività di ricerca e sviluppo anche attraverso importanti tesi di laurea. La facoltà di Architettura e di Design del Politecnico di Torino ha sviluppato negli ultimi anni diversi progetti di rilevanza nazionale ed internazionale. Alcuni esempi sono il ReLand con il Comune di Cambiano e l’associazione Off Grid, che ha certamente stimolato l’avvio di questo progetto.
Il logo a rappresentanza della campagna ECO3R
Eco3R aveva e ha bisogno di un tratto distintivo, un messaggio forte che lo differenziasse e che incuriosisse le persone.
Per questo è stato chiesto all’agenzia di comunicazione Lo Scoprinetwork di realizzare logo e immagine coordinata. Per spiegare come sia avvenuta la creazione del logo è intervenuta il direttore Debora Pasero, che ha spiegato il processo che ha portato l’agenzia alla realizzazione.
«L’obiettivo di ECO3R è innescare il cambiamento. Ed è per questo che abbiamo lavorato su un logo e un’immagine coordinata che sintetizzasse gli elementi chiavi del progetto: la comunità, la consapevolezza e il nome ECO3R».
La scelta della farfalla nasce dal Butterfly Effect derivante dalla teoria del caos. Ogni piccola azione influenza le altre, provocando un grande cambiamento. All’interno della farfalla stilizzata però altri simboli nascosti. Il concetto di comunità e l’abbraccio: per avvicinarsi ad un nuovo stile di vita incentrato sul cambiamento. I tre colori utilizzati all’interno del logo sono il viola, il giallo e il verde. Il primo per la fiducia, il secondo per i sentimenti positivi, mentre il verde per la speranza ed il territorio.
I fondi europei a sostegno dell’ambiente
L’ultimo, ma non per importanza, ad intervenire è stato il dottor Giuseppe Roccasalva. Il professore ha rimarcato le molteplici opportunità dello stanziamento dei fondi europei per trasformare il territorio, sottolineando l’impegno costante del Politecnico in questo cambiamento. Da canto suo il Politecnico ha sempre espresso la sua volontà di promuovere e supportare queste proposte a favore della transizione ecologica « da e con gli enti pubblici del territorio, le sue comunità/associazioni e i tantissimi soggetti imprenditoriali che vivono o lavorano nel contesto di questo progetto», ha affermato Roccasalva.
Il progetto Eco3R ha molta importanza dal punto di vista territoriale ma soprattutto sociale. Riuscire a sensibilizzare i cittadini non è facile. Il primo passo, dopo il lancio della campagna sarà proprio quello della realizzazione del “Laboratorio del riutilizzo” per approfondire e favorire il riciclo di beni che meritano una seconda vita.
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