CHIERI, 9 luglio 2021 – Sono attualmente 24 i patti di condivisione attivati a Chieri. Questo ed altri dati sono presenti nel “Report Beni Comuni 2020” pubblicato sul sito del Comune. Si tratta di un documento di monitoraggio e di bilancio delle diverse pratiche di cittadinanza attiva che si svolgono sul territorio chierese. Uno strumento sintetico che raccoglie e descrive le attività nell’ambito dei 19 patti di condivisione attivi nel 2020. Relativamente a questi ultimi, le attività sono gestite da 7 gruppi informali, da 6 privati cittadini e da 6 organizzazioni, di cui 2 enti formativi, 2 enti privato sociale e 2 enti profit.
I dati del report relativi ai patti di condivisione attivi a Chieri
Il progetto ha coinvolto 1102 persone nelle attività dei patti di condivisione, di cui 156 bambini e bambine, ragazzi, ragazze e studenti, 437 adulti e famiglie e 509 cittadini provenienti da gruppi misti. Il 52,9% delle attività ha interessato il verde urbano, l’11,8% i beni culturali, l’11,8% l’inclusione sociale, l’11,8% i beni comuni immateriali, l’11,8% l’arredo urbano ed il 5,9% lo sport.
Sono state circa 3mila le ore di volontariato investite non solo da parte dei volontari ma anche di professionisti ed esperti che a vario titolo hanno messo a disposizione le proprie competenze (istruttori sportivi, facilitatori, progettisti, storici, addetti alla sicurezza, ex lavoratori dell’industria tessile chierese, educatori, istruttori di guida ecc.). Ammontano a 738 i giorni di attività volontaria, suddivisi in quattro macrocategorie: cura e pulizia degli spazi pubblici (126), eventi e laboratori (34), coordinamento e progettazione (196), servizi a favore della comunità (382).
Il commento del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero
«Il bilancio è assolutamente positivo. Nonostante la pandemia – spiega Alessandro Sicchiero – la cura dei beni comuni non si è arrestata. Sono anzi proseguite le attività, e sono stati siglati nuovi patti. Tutto ciò dimostra che nella comunità chierese ci sono energie vive, c’è fermento ed attenzione. In un certo senso questo Report è un termometro della qualità valoriale della nostra città. Oggi è superata la pretesa che il Comune debba arrivare ovunque, risolvendo qualunque problema.
Nei nostri cittadini si registra una grande disponibilità ad attivarsi soprattutto laddove l’amministrazione fa più fatica a causa della cronica carenza di risorse. I patti sono uno strumento di raccordo tra amministrazione e cittadini, all’insegna dell’interazione, della collaborazione, del fare rete e squadra insieme. Chieri è stato tra i primi Comuni italiani ad adottare, nel 2014, un Regolamento sui Beni Comuni, che è nostra intenzione migliorare e semplificare.
Abbiamo potenziato lo Sportello Beni Comuni, in modo tale garantire un continuo confronto con l’amministrazione. Inoltre, Chieri, grazie alla collaborazione del Laboratorio per la Sussidiarietà Labsus, ha assunto l’iniziativa di dare vita ad un Tavolo intercomunale dei Beni comuni. Un luogo dove confrontarsi con altri Comuni piemontesi e scambiare buone pratiche ma anche soluzioni tecniche e amministrative sulle diverse azioni di cittadinanza attiva».
Fotografia del patto di condivisione “Un orto per crescere insieme” tratta dalla pagina ufficiale di Facebook del Comune di Chieri.
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