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Fondazione e Museo del Tessile di Chieri: Melanie Zefferino è la neo presidente

 
Curatrice d’arte e docente italo-britannica con esperienza pluriennale in realtà manifatturiere, la professoressa Melanie Zefferino è la nuova Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e del Museo del Tessile.
E’ stata eletta all’unanimità lunedì 5 ottobre dal Cda della Fondazione, di cui ora fa parte. Succede nella guida della Fondazione all’Arch. Mario Ghirardi, dimissionario dall’agosto scorso. “Per rilanciare il museo farò leva su tutte le possibili sinergie sul territorio. Con l’Amministrazione, le scuole, le associazioni presenti sul territorio. Prime fra tutte quelle che ruotano attorno al nostro centro – Zefferino annuncia i suoi programmi – Ma punterò anche su alleanze internazionali, con realtà museali e artisti di fama”.

I programmi della neo presidente della Fondazione e Museo del Tessile di Chieri

La volontà sarà quella di favorire il dialogo e il confronto, per portare nel centro espositivo e in città nuovi stimoli e occasioni di crescita sul fronte della creatività e non solo. “Da sempre mi batto per far incontrare l’arte con la produzione, le ragioni estetiche con quelle dell’industria e della società. Penso che questo offerto dal Museo sia un ottimo banco di prova, nel segno dell’apertura al mondo e dell’inclusività”.
Per incontrare la città di Chieri e le sue famiglie, la Dottoressa Zefferino, sarà al museo domenica 11 ottobre, dalle 15 alle 18. E conta di rendere regolare la sua presenza una domenica al mese. La dottoressa Zefferino ha ricoperto ruoli amministrativi, relazionali e di coordinamento in varie aziende tessili. In particolare nel Chierese ha lavorato per sette anni quale Sales & Account Manager per la FiDiVi Tessitura Vergnano e la sua joint venture con Courtaulds Textiles, Vector G.E.I.E.

La biografia di Melanie Zefferino

Tessile
Melanie Zefferino nuova presidente della Fondazione chierese per il Tessile e del Museo del Tessile

Prima di approdare a Chieri, aveva lavorato per cinque anni alla Lenci, storica fabbrica torinese di bambole da collezione in feltro. Parte del cui patrimonio documentario e di cultura materiale è confluito all’Archivio Storico della Città di Torino. La dottoressa Zefferino ha inoltre maturato conoscenze su lavorazioni specifiche quali la produzione di arazzi, tappeti, ricami e manufatti in feltro.
Numerosi i suoi contributi autoriali, redazionali, o di traduzione specialistica in materia. Per esempio Pietre miliari nella storia del tappeto di John Thompson (2006) e Tapestries and Embroideries in the Zaleski Collection (2014) a cura del Centro Studi Moshe Tabibnia di Milano. E’ in corso di stampa il suo volume Lenci: materiali, metodi e conservazione.

Il suo percorso di studi

Polivalente la formazione di Melanie Zefferino, che ha sempre saputo coniugare le arti visive e performative con l’industria creativa. Dopo la maturità tecnica commerciale e studi in ambito teatrale, Zefferino ha conseguito il diploma di laurea di I livello in Arti Visive ed Discipline dello Spettacolo all’Accademia Albertina di Torino specializzandosi in “Conservazione e Restauro” nel 2007 (110/110 e lode).
Nel 2010 ha completato il percorso accademico con la laurea specialistica in museologia e beni culturali (MA in Museum Studies) alla University of Leicester (Regno Unito). L’anno seguente ha ottenuto il Diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica all’Archivio di Stato di Torino (titolo rilevante ai fini della direzione di archivi storici).
Nel 2015 ha infine conseguito il dottorato in Storia dell’Arte e del Teatro alla University of Warwick (Regno Unito). Ha anche ottenuto una borsa di studio per ricerca a Venezia conferita dalla Gladys Krieble Delmas Foundation di New York. Un ente che supporta anche una relativa pubblicazione in corso con Brepols.

Le esperienze di Melanie Zefferino nella direzione artistica

Curatrice di una collezione privata di opere d’arte di diverse epoche già del Principe Scipione Borghese, Zefferino nel corso degli anni ne ha valorizzato dipinti, sculture e memorabilia attraverso varie pubblicazioni. Fra cui il volume di pregio sulla storia del Castello di Uzzano a Greve in Chianti (2014).
La neo-direttrice della Fondazione chierese per il Tessile si è inoltre distinta soprattutto quale curatrice e responsabile delle relazioni internazionali della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze. Lì nel 2015 ha introdotto proprio l’arte tessile quale categoria di concorso.
Le edizioni 2017 e 2019, a sua cura, hanno richiamato oltre 400 artisti da più di 70 Paesi e ospitato artisti affermati di grande talento. Come El Anatsui, Anish Kapoor, Refik Anadol, Marta Minujín, Anthony Howe, oltre a personalità di rilievo dal mondo della cultura, dell’industria e del design.
Sotto la sua direzione artistica, la biennale ha ottenuto i patrocini delle commissioni nazionali ICOMOS e UNESCO, oltre che dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.
Riconoscimenti che si sono aggiunti a quelli di istituzioni pubbliche e a numerose sponsorizzazioni e partnership. Membro del comitato di redazione della rivista d’arte “Sineresi”, Zefferino collabora con varie realtà culturali. Tra queste il Centro Studi Cavallini di Fiesole e il Centro Studi di Cultura Mediterranea “Porta Coeli” di Venosa.
Melanie Zefferino ha anche ideato e realizzato mostre d’arte contemporanea in varie gallerie, spazi pubblici, museali e privati sia in Italia sia all’estero. In particolare a Torino, Firenze, Assisi, Pietrasanta, Venosa, Salonicco (Grecia), Vienna (Austria), Skopje (Macedonia del nord) e Yerevan (Armenia).

Le sue collaborazioni

Ha collaborato con il Museo dell’Arpa di Piasco. Ma anche con il Comune di Villafranca Piemonte, con la Fondazione Santa Croce di Firenze, con l’Istituto italiano di cultura a Vienna e con il Museo d’Arte di Tel Aviv. Talvolta con il patrocinio di enti governativi locali, nazionali e sovrannazionali.
Dal 2008 al 2010 ha servito l’allora sua città di residenza quale membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione MusicaTeatro. L’ente strumentale dell’Assessorato alla Cultura di Moncalieri preposto alla gestione del teatro civico e della scuola di musica. Ha potuto contare su budget annuale di circa 400.000 euro e su una quindicina di dipendenti.
Oltre a definire le linee strategiche e gli obiettivi della stagione teatrale e musicale del teatro, il C.d.A. gestiva le risorse umane e finanziarie, predisponeva il bilancio preventivo e approvava il bilancio consuntivo dell’ente. Dati i positivi risultati, il C.d.A. di cui Zefferino aveva fatto parte, aveva anche meritato gli elogi scritti del Sindaco di Moncalieri.


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