Sbarca a Roma, nel quartiere di Prati, la vera cucina cinese nel nuovo ristorante Song. Piatti raffinati direttamente dalla cucina multietnica di Hong Kong con particolare attenzione al dim sum. È questa l’idea alla base di Song, che nasce dalla forza di due famiglie: Wu e Okazaki già socie di altri locali come Okasan, Otosan e Hiromi cake. Chef alla guida è Chu Lin Sang che, con le famiglie Wu e Okazaki, nutre di fatto un interesse comune: far conoscere la tradizione della scuola culinaria dell’Est asiatico. Il tutto in modo innovativo ed originale. Da Song viene rispettato lo stile della cucina di Hong Kong: un’esperienza unica e avvolgente.
Tradizione ed innovazione si fondono da Song con lo chef Chu Lin Sang
Il nome “dim sum” ricorda il tintinnare di campanelli e significa proprio “toccare il cuore”. Ma cosa sono i dim sum? Sono dei piccoli bocconcini deliziosi con aspetto accattivante, di mille colori e sfumature di gusto.
Chu Lin Sang chef di Song vanta un’esperienza nei migliori locali di Kowloon. Tramite i dim sum riesce ad esprimere tutta la sua creatività oltre alla conoscenza nella preparazione dei piatti. Valorizzando in questo modo, una storia millenaria che unisce tradizioni locali e culturali. La mise en place è raffinata, curata e coerente con l’ambiente circostante. Risulta infatti molto elegante e coerente con l’ambiente particolareggiante che vede come protagonisti il color rame e il nero con un raffinato soffitto a cassettoni.
Il ristorante è stato recentemente ristrutturato: può ospitare fino a 30 coperti nello spazio esterno e 40 nella sala interna con una spettacolare cucina a vista che permette agli ospiti di poter ammirare lo chef all’opera.
I piatti protagonisti
Il rito del dim sum è un perno centrale all’interno del menu di Song, composto da diversi piatti tipici a cui non possono mancare i ravioli. Preparati secondo tradizione a mano, con sole materie prime offrendo un’ampia selezione che spazia dall’astice al Matcha, dai frutti di bosco al tartufo. Nel menù studiato attentamente dallo chef Chu Lin Sang, con esperienza internazionale, è possibile provare Noodles all’astice, Riso allo Char Siu, Black Cod, Pollo Kung Pao.
Nella selezione dei piatti iconici non possono mancare i Bao e l’Anatra alla Pechinese che prevede 30 ore di lavorazione, servita con crespelle sottili, Pekin Duck e verdure croccanti. È possibile seguire un percorso di degustazione cui si può abbinare tre cocktail o una selezione di sakè. Non mancano tra le proposte del cocktail bar creazioni ispirate ai famosi liquori asiatici.
I dolci di Hiromi Cake sbarcano da Song
La carta dei dolci è a cura di Hiromi Cake, proprietà degli stessi soci fondatori di Song, e prevede la rivisitazione in chiave moderna di dolci tipici della tradizione. Hiromi, mousse di prugne e umeshu, Daiski che in giapponese significa “ti amo” che prevede savoiardi al matcha e crema ai frutti rossi con mousse allo yogurt e una glassa di lampone. Tiramisù matcha: la versione orientale del classico tiramisù che conosciamo, realizzata in stile giapponese con caramello. Infine Cheescake al mango e Sakura: soffice mousse alla mandorla con cuore di ciliegia arricchito con una composta di amarene.
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