Il nuovo libro di Luigi Mazzola si intitola “Avanti tutta”. Da ingegnere in Ferrari a performance coach” racconta una vita di impegno, prima in Formula Uno vincendo 14 titoli mondiali, poi come formatore di imprese. Mazzola afferma “Aiuto le aziende e le persone a crescere puntando sul lavoro di squadra e l’eccellenza della performance”.
Talento e passione racchiusi nel libro di Mazzola
Luigi Mazzola ingegnere in Ferrari da 20 è ora testimonial, formatore aziendale e coach. La sua vita è da sempre stata mossa da talento, con un bel mix di passione, desiderio di arrivare, ostinazione e la voglia continua di cercare nuove strade verso il successo. Il suo libro racconta storie di vita, aneddoti, pensieri. Con la costante di dare il massimo di sè. Oggi Mazzola commenta piloti e scelte tecniche dei team per i programmi televisivi di Sky. Oltre che nella vita reale, è seguitissimo anche sui social, dove posta filmati più tecnici per i tifosi più appassionati.
Il primo ed il secondo tempo in Ferrari
Mazzola fa il suo esordio in Ferrari nel 1988, con il grande sono di portare la mitica rossa alla vittoria. Da prima race engineer, poi dirigente dello sviluppo della performance. 10 lunghi anni di fatica, sudore e studio continuo per raggiungere l’importante traguardo della vittoria. Anni in cui molti avrebbero mollato rinunciando al sogno della Formula 1, ma lui no. Anzi, ha continuato rincorrendo il suo grande sogno. Inizia così il secondo tempo della sua vita in Ferrari: vittorie in pista dopo un lungo periodo di lunga semina. 14 titoli mondiali vinti in 10 anni, 8 costruttori e 6 piloti. Seconda parte del suo ventennio da ingegnere alla scuderia di Maranello. 10 anni senza vittorie per raggiungere 10 anni di successi. “Il nulla contro il tutto, il buio che si trasforma in luce, lo Yin e Yang della filosofia cinese – racconta lo stesso Mazzola – dico ho vinto perché ero presente e dico anche abbiamo vinto perché eravamo una grande squadra”.
Il team come strategia vincente
Il vero successo dietro le tante vittorie delle Ferrari è il team. L’arrivo del successo comporta un’altra fase: quella più riflessiva e introspettiva, più analitica. Inizia a interessarsi del mondo del coaching di cui Ross Brawn ne era un valido rappresentante. Non solo, ma anche al mondo della comunicazione, dell’intelligenza emotiva. La stessa che ha reso grande Alain Prost, Ayrton Senna e Michael Schumacher. Il fascino per l’inconscio tipico del mondo dei piloti . Ma anche il mondo della spiritualità e della neuroscienza che spiegano il concetto della performance.
La svolta nel 2006
Nel 2006 Luigi Mazzola viene invitato ad una Convention sul tema “team work”, promosso da una società svedese ed organizzata dall’Università Insead Business School. La stessa ha ritenuto la Ferrari un valido esempio di gioco di squadra, chiedendo la partecipazione di Mazzola. Il modello organizzativo girato dall’ingegnere ha colpito tanto l’università da farlo diventare co relatore affianco a un nome di spicco interazione: Bill Clinton. Non solo le università anche le aziende presenti rimangono impressionate da questo team work chiedendo sessioni speciali in azienda.
Le più grandi realtà aziendali collaborano con Mazzola
Da quella volta Luigi Mazzola è divenuto formatore aziendale in tantissime realtà. Tenendo lezioni per Poste Italiane, Axa, Cerved, CheBanca!, Lavazza, Johnson&Johnson , L’Orèal, Tim, Unicredit, BancaMediolanum, Pfizer, Servier-Stroder, Janssen, Rovagnati, TechnipFMC, Würth, Vortice, Mikron e Cellnex. Ad oggi Mazzola è docente di managing coaching al master dell’Altems presso l’Università la Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Da qui anche la creazione del suo modello di sales coaching, declinabile nelle vendite commerciali. Una parte del suo corso è rivolta esclusivamente per i manager: l’executive coach.
Traguardi importanti e il rapporto con i piloti
Mazzola è riuscito a raggiungere importanti certificazioni specifiche. In particolare l’Icf (Italian Coach Federation), la Six Seconds per l’ambito dell’intelligenza emotiva, senza dimenticare i percorsi sulla Pnl. Lo stesso ingegnere ha sottolineato che il ruolo del coach gli ha permesso di instaurare un rapporto fondamentale con i suoi piloti, tra cui Michael Schumacher e Valentino Rossi. Questo e molti altri saranno il punto chiave del suo libro, un vero e proprio manifesto all’eccellenza.
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