Piemonte e Friburgo: cooperazione per l’innovazione agricola

Il Piemonte e il Cantone svizzero di Friburgo puntano a rafforzare la collaborazione nel settore agroalimentare e nell’innovazione agricola. Questa prospettiva emerge dagli incontri tenutisi durante gli Italy-Switzerland Agrifood Tech Days, organizzati presso l’Haute école d’ingénierie et d’architecture di Friburgo. L’evento è focalizzato sull’innovazione tecnologica in agricoltura. Sono state coinvolte istituzioni accademiche, enti di ricerca e rappresentanti del settore agroalimentare di entrambi i Paesi.

L’incontro ha messo in evidenza l’interesse reciproco per uno scambio di buone pratiche, la promozione dei prodotti tipici e lo sviluppo di progetti condivisi. Sul piano commerciale, il mercato elvetico si dimostra particolarmente attratto dall’eccellenza agroalimentare piemontese, come vini, formaggi, nocciole e tartufi. Parallelamente, il Cantone di Friburgo, con la sua tradizione gastronomica, offre un’interessante opportunità per sviluppare eventi congiunti, fiere e festival che celebrino i patrimoni culinari delle due regioni.

Innovazione agricola sostenibile

Un ulteriore ambito di collaborazione riguarda anche la ricerca applicata all’agricoltura sostenibile. Le due regioni condividono, tra l’altro, l’obiettivo di integrare tecnologie innovative per migliorare l’efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale. La gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità rappresentano, infatti, temi centrali su cui si intende lavorare, con un focus particolare sull’agricoltura biologica.

Un progetto pilota potrebbe essere rappresentato dalla creazione di una rete di distribuzione condivisa. Tutto questo in linea con l’approccio della Filiera Corta promosso in Piemonte. L’iniziativa potrebbe sfruttare piattaforme digitali per espandere la vendita di prodotti tipici in Europa. In questo modo, si favorisce un modello di collaborazione che unisca tradizione e innovazione.

Gli incontri hanno gettato le basi per un’intesa che mira a valorizzare il patrimonio agroalimentare e culturale delle due regioni. Si apre così la strada a nuovi scenari di sviluppo economico e sostenibilità.