Il Patto per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte si pone come una piattaforma per promuovere azioni concrete e misurabili. Iniziative che si ispirano ai principi della Strategia regionale e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Patto, presentato ufficialmente nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione, punta a creare un’alleanza tra istituzioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini. La finalità risiede nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico, della transizione energetica, digitale e del benessere sociale.
Numerose realtà hanno aderito. Da Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte a Club Unesco Torino e Confcommercio Piemonte insieme a diverse aziende del territorio. Il progetto mira a trasformare la sostenibilità in un elemento centrale dello sviluppo regionale. Si promuovono così modelli di crescita capaci di coniugare competitività economica, tutela ambientale e inclusione sociale.
Obiettivi e principi del Patto
Il Patto si fonda sulla necessità di adottare un approccio collaborativo per affrontare le principali sfide dello sviluppo sostenibile. Le organizzazioni firmatarie si impegnano volontariamente a perseguire obiettivi concreti e monitorabili, contribuendo al dialogo tra le diverse componenti della società piemontese. Tra le priorità individuate figurano la transizione ecologica ed energetica, la promozione di modelli produttivi sostenibili, il benessere sociale ed economico delle comunità locali.
I firmatari partecipano attivamente a questo percorso di cambiamento. In questo modo ottengono riconoscimenti per il loro impegno e beneficiando di visibilità e networking. Il Patto prevede anche il monitoraggio dei progressi attraverso il Laboratorio per lo Sviluppo Sostenibile. Uno strumento che garantisce trasparenza e misurabilità delle azioni intraprese.
Le tavole rotonde e le testimonianze delle imprese
L’evento ha incluso due tavole rotonde. La prima è dedicata all’alleanza pubblico-privato. Hanno partecipato i rappresentanti di Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte e Finpiemonte, Confservizi Piemonte e ABI Piemonte. La seconda, invece, incentrata su reti e territori, ha coinvolto esponenti di associazioni e amministrazioni locali. In questa fase è stata sottolineata l’importanza della cooperazione tra attori diversi per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
Le testimonianze delle imprese partecipanti hanno illustrato esempi concreti di pratiche sostenibili. La transizione ecologica pu infatti rappresentare un’opportunità di crescita e innovazione. Tra queste, Fattorie Osella, Spea e Fresialluminio hanno condiviso i risultati ottenuti attraverso azioni mirate e collaborative.
Il Patto si inserisce nel quadro più ampio della Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, articolata in sette macroaree tematiche. Queste spaziano dalla transizione energetica alla tutela del patrimonio culturale e ambientale, dalla formazione per la green economy alla riduzione delle disuguaglianze sociali. La strategia mira a creare un ecosistema regionale che risponda ai cambiamenti climatici e alle sfide sanitarie, affinché benessere e competitività siano garantiti.
Il Patto rappresenta un esempio di come un territorio possa affrontare le sfide globali attraverso la cooperazione e la condivisione di responsabilità. L’adozione di un approccio sistemico e partecipativo consente di generare un impatto positivo immediato, creando le condizioni per un presente più sostenibile e inclusivo. Il Piemonte dimostra così di voler essere protagonista del cambiamento, non solo in vista del futuro, ma già nel presente.