CHIERI – E’ Giacomo Gallino (nella foto) il successore di Claudio Campagnolo alla presidenza della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) di Chieri.
Questo è l’esito dell’elezione dell’assemblea territoriale che si è svolta, oltre che col numero consentito di partecipanti in presenza al Park Hotel di Chieri, anche in videoconferenza. Oltre che da Gallino il rinnovato direttivo è composto da Claudio Campagnolo, presidente uscente, e da Raffaella Bonavota, Ada Brunazzi, Laura Forte, Debora Pasero, Marco Sacco, Massimiliano Santoli e Mario Francesco Zucca.
Chi è Giacomo Gallino, il nuovo presidente di CNA Chieri
Classe 1987, Gallino è un consulente finanziario che è iscritto dal 2016 alla sede territoriale CNA di Chieri che conta complessivamente oltre 500 iscritti. E’ anche socio dell’impresa di famiglia, Spi Creatività, che si occupa di grafica e di impianti stampa flessografica. Chierese laureato alla facoltà di Giurisprudenza di Torino, Gallino nel 2007 è entrato nell’azienda di famiglia svolgendo un ruolo commerciale. Dal 2014 inizia il suo percorso di consulente finanziario portando però contemporaneamente avanti anche l’attività di imprenditore. Attualmente Gallino è anche il presidente dei Giovani Imprenditori di CNA Torino. Inoltre è anche membro della direzione del tavolo interassociativo Yes4To ed è anche il rappresentante per CNA professioni in Piemonte.
Le prime dichiarazioni del neo presidente della sede territoriale di CNA
«Il 2020 – commenta Giacomo Gallino – si è chiuso con un tasso di crescita negativo per il territorio del Chierese che ha registrato un -0.58% e 11.108 imprese. Questi sono i dati della natimortalità diffusi dalla Camera di Commercio di Torino. Occorre procedere con una nuova ripartenza perché per molte attività il lockdown non è finito. Riaprire non vuole dire ripartire. Permane una grande incertezza – aggiunge il neo presidente di CNA Chieri – e non possiamo che tornare a richiedere con forza al Governo misure più incisive a sostegno del futuro produttivo che non possono avere le caratteristiche dell’ultima tornata dei cosiddetti ristori.
A fronte di perdite di fatturato di decine di migliaia di euro, anche in settori che sono sempre stati aperti, le aziende hanno ottenuto mediamente 1500-2000 euro di contributi a fondo perduto. Queste sono risorse del tutto insufficienti. Ci aspettiamo – prosegue – una grande spinta giovane e riformatrice, che al tempo stesso salvaguardi attività e aziende storiche che da sempre contribuiscono in modo importante al PIL di questo Paese».
Il coinvolgimento sempre più importante dei giovani nelle attività di CNA
«La crisi provocata dalla pandemia – interviene Giacomo Gallino – ha colpito soprattutto giovani e donne. E’ necessaria una profonda modernizzazione del Paese: abbiamo la più alta dispersione scolastica in Europa, il minor numero di laureati. La disoccupazione giovanile è salita di 12 punti in un decennio superando il 30%; rappresentando questa categoria mi sento chiamato in causa in prima persona. Credo fortemente nella crescita condivisa, nel creare valore unendo le forze. E anche nel pensare che lavorando “insieme” si possano moltiplicare i risultati e non solo sommarli. L’associazione da sempre in questo senso è stata precorritrice e si fa carico di progetti, idee e attività che portino in questa direzione. Ringrazio le persone che da qualche anno condividono con me questo percorso – conclude il presidente di CNA Chieri – in particolare Marco Vicentini ed Enrico Vaccarino».
Scopri di più da lo Scoprinotizie
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.