“Per un’ora d’amore” è un progetto avviato dalla Città metropolitana di Torino, che sarà presentato martedì 23 gennaio 2024 alle 10 nella sala panoramica del XV piano di Corso Inghilterra 7 (Torino). Questa iniziativa è rivolta ai giovani tra i 14 e i 19 anni sull’educazione all’affettività e alla prevenzione della violenza. La consigliera alle politiche giovanili e di parità della Città metropolitana di Torino Valentina Cera incontrerà insegnanti, studenti e studentesse.
Assieme alla Consigliera Valentina Cera, parteciperanno i soggetti attuatori della sperimentazione Cooperativa sociale Mirafiori in veste di capofila, l’Università della strada Gruppo Abele, il Centro studi e trattamento dell’agire violento, Spi.Co., Nora Book & Coffee e insegnanti e studenti dell’Engim di Nichelino e della Casa di Carità Arti e Mestieri di Torino.
In questa fase sperimentale, diverse agenzie formative sono state coinvolte e proporranno nelle loro sedi di Grugliasco, Nichelino, Pinerolo, Rivoli e Torino 4 incontri delle “ore d’amore” per affrontare il tema relativo all’educazione all’affettività.
Educare al linguaggio dell’affettività
Imparare il linguaggio dell’affettività è il primo passo per relazioni sane e rispettose. Non solo contribuisce a sviluppare una comunicazione più empatica e compassionevole, ma aiuta a gestire le dinamiche interpersonali in modo positivo. Questo tipo di apprendimento richiede anche la capacità di saper gestire i rifiuti in maniera costruttiva, con maturità per evitare che la frustrazione o delusione si trasformino in comportamenti dannosi o aggressivi. Competenza che, oltre a preservare la dignità individuale, contribuisce a promuovere relazioni basate sul rispetto reciproco. Altrettanto importante è la consapevolezza circa la necessità di chiedere il consenso in ogni contesto relazionale. rispettare il diritto degli altri di esprimere la propria volontà e ascoltare le risposte altrui sono gli elementi chiave per costruire una cultura basata su consapevolezza e rispetto.
Sono passi fondamentali per contrastare l’aumento preoccupante di episodi di violenza nei confronti delle donne e dei soggetti fragili. Promuovere la cultura della parità di genere e sostenere l’empowerment di tutti gli individui significa combattere in modo attivo stereotipi nocivi. La costruzione di una società inclusiva, rispettosa e consapevole parte dall’educazione al linguaggio dell’affettività e al rispetto del consenso.
Fonte: Comunicato Stampa Città metropolitana di Torino