“LA MATERIA PARLA”. Sculture d’autore in dialogo con la città di Chieri è la mostra di arte contemporanea aperta al pubblico dal 3 novembre 2023 fino al 7 gennaio 2024. Diverse le location da esplorare tra numerosi siti di Chieri: la Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII), il sagrato della chiesa di San Filippo, il sagrato della Chiesa di San Bernardino e l’imbiancheria del Vajro.
La mostra, curata da Monica Trigona, avrà il suo punto di partenza ideale presso la Cappella di San Filippo per poi svilupparsi negli altri punti.
LA MATERIA al centro della mostra
Questa mostra inaugura la Cappella dell’Oratorio di San Filippo Neri che riapre dopo un lungo periodo di restauro, tornando a essere uno dei principali luoghi della cultura di Chieri. L’esposizione si lega idealmente alle esperienze espositive precedenti della Fiber Art, espressione artistica del tessile, elemento caratterizzante del territorio chierese. Questa corrente artistica prende in prestito le tecniche dei tessitori utilizzandole in maniera del tutto inedita e concettuale ed è animata da uno spirito pionieristico nel processo di riuso di molteplici materiali.
LA MATERIA è il focus della mostra, la quale indaga certe produzioni plastiche, originali e personalissime, che dagli anni Ottanta del secolo scorso fino ai giorni nostri hanno concorso allo sviluppo della multiforme espressione contemporanea. L’artista nei confronti della materia ha adottato numerosi approcci, dalla sottomissione alle sue forze interne, condizionando le forme e le superfici delle opere, alla sperimentazione di tecniche intrinseche, fino a stravolgerne la natura generando slittamenti di senso e spiazzamenti percettivi.
Opere in mostra
Nel percorso espositivo diffuso, appaiono due opere antecedenti al quarantennio preso in considerazione, una nel giardino dell’Imbiancheria del Vajro, realizzata da Umberto Matroianni, considerato il successore di Umberto Boccioni, per il suo plasticismo di derivazione futurista l’altra nella Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII) di Maria Lai, una delle artiste più riconosciute e apprezzate del recente passato. Nella stessa cappella barocca svetta l’installazione della giovane svedese Diana Orving, che omaggia la ricerca di Lai, richiamandone i celebri lavori tessili.
Nell’Imbiancheria del Vajro, si possono osservare “Lobby Star” e “Faccia di bronzo”, due sculture in bronzo di Aldo Mondino. All’interno dell’edificio si «incontra» Piero Fogliati che, con l’utilizzo di svariati mezzi tecnologici ha sollecitano i meccanismi umani della percezion. lavori dal sibillino titolo “Latomia”, di fine anni Ottanta, allestiti all’Imbiancheria del Vajro, si inseriscono in questo sforzo di trasmutare in pratica artistica la percezione di fenomeni fisici.
Nella Cappella San Filippo è esposta la “Sottiletta” di Umberto Cavenago. L’autore milanese trasforma la lamiera, il marmo e il ferro in qualcosa di apparentemente leggero e mobile da rivoluzionarne la natura fisica. Di Giacinto Cerone virtuoso della materia, sono i quattro gessi di inizio anni Novanta, posizionati all’Imbiancheria. Il carretto-giocattolo inglobato nella cera di Silvano Tessarollo si trova invece nella Cappella di San Filippo e nella stessa sede si può ammirare un prezioso modellino di sommergibile dentro una bottiglia di vetro dei primi anni Duemila, il lavoro di Antonio Riello, uno degli autori contemporanei più visionari.
A pochi passi di distanza si possono scorgere le macchie, le screziature e gli arabeschi delle opere di Carlo Pasini. L’idea di mutevolezza è riscontrabile nell’opera di Marco Mazzucconi gli “Incidenti planetari” all’Imbiancheria e nella scultura esile di Stefano Bonzano, sempre in mostra.
Continuando nel tour espositivo all’interno del museo, spiccano le plastiche in resina di Domenico Borrelli. Le sue figure antropomorfe e ibride, combinazione tra anatomia umana e oggetto, raccontano identità seducenti e disturbanti allo stesso tempo. Nella stessa area è presente anche il «grumo» di Paolo Grassino, di travolgente tensione, un pungo nello stomaco e un invito ad una riflessione profonda.
Spostandosi verso la Chiesa di San Bernardino, sul sagrato svetta l’installazione ambientale di Theo Gallino, mentre nella Cappella di San Filippo sono presenti sia due lavori di Gabriele Garbolino Rù sia il portale in acciaio inox di Salvatore Astore. Infine all’esterno della Chiesa di San FIlippo, sul suo sagrato, si trova il gruppo scultoreo più recente con una serie di elementi in acciaio saltati abilmente da Carlo D’Oria.
Informazioni utili
La mostra è stata realizzata grazie alla disponibilità degli artisti e alla collaborazione della Galleria Lara e Rino Costa di Valenza, di Tempesta Gallery di Milano, della Galleria Umberto Benappi di Torino e della galleria Mazzoleni di Torino.
La Cappella di San Filippo, La Cappella dell’Ospizio di Carità (Giovanni XXIII) e l’Imbiancheria del Vajro saranno aperte al pubblico dal 3 novembre 2023 al 7 gennaio 2024, dal venerdì alla domenica dalle ore 15 alle ore 18 con ingresso gratuito. Le opere posizionate sul sagrato della Chiesa di San Bernardino e su quello della Chiesa di San Filippo saranno sempre visibili.
In alcuni giorni di apertura, nell’ambito di un accordo con il Liceo Augusto Monti per i progetti di PCTO, alcuni studenti chieresi accompagneranno i visitatori lungo il percorso espositivo.
“L’evoluzione della materia” e i bus da Torino per raggiungere la mostra
Grazie alla collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, nelle giornate di sabato 4 novembre e sabato 9 dicembre, alle ore 14.30 una navetta gratuita partirà da piazza Castello (lato Teatro Regio) e accompagnerà turisti e visitatori a Chieri, prima all’Imbiancheria del Vajro e poi in centro città, da cui ripartirà alle ore 17.30. Il pubblico potrà così scoprire la mostra LA MATERIA PARLA e gustare a prezzo convenzionato una deliziosa merenda nelle pasticcerie Dolci&Dolci e Buttiglieri, premiate con il riconoscimento Maestro del Gusto 2023-2024. È necessario prenotare il viaggio sulla navetta della Città Metropolitana scrivendo una mail a cultura@comune.chieri.to.it
In programma, venerdì 24 novembre alle ore 18, all’Imbiancheria del Vajro una tavola rotonda dal titolo “L’evoluzione della materia” alla quale parteciperanno la curatrice della mostra Monica Trigona, Roberto Mastroianni, docente all’Accademia Albertina di Belle Arti, e alcuni artisti partecipanti al percorso espositivo LA MATERIA PARLA. Durante la serata verrà inoltre presentato il catalogo della mostra, pubblicato dalla Società Editrice Allemandi di Torino.
Tutte le informazioni sul sito www.comune.chieri.to.it