UN PROGETTO DI

Torino diventa capitale dell’impegno per l’ambiente

di Erika Zaffalon Mag 25, 2023
ambiente

Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 maggio 2023 Torino ospita la prima edizione di Un Grado e Mezzo. Festival su clima e ambiente, ideato e organizzato da CentroScienza Onlus in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino.

Cambiamento climatico e ambientale

Dopo il successo dell’ edizione zero sperimentale proposta nel 2022, per tre giorni il Festival porta in città eccellenze della ricerca scientifica italiana, scrittori, giornalisti, divulgatori scientifici e attivisti del movimento del Fridays For Future. Lo scopo? Parlare di cambiamento climatico e ambientale sotto diversi punti di vista mescolando registri differenti per raggiungere e sensibilizzare un pubblico sempre più vasto.

Sei le sedi torinesi che ospiteranno gli appuntamenti del Festival. Il Museo A come Ambiente, MAcA, il Mausoleo della Bela Rosin, gli Orti Generali, la Casa nel Parco, Cascina Roccafranca e lo Spazio WOW. Tanti gli eventi prefestival, dal 17 al 25 maggio.

Il valore limite

Il valore di 1,5°C è il limite di innalzamento della temperatura media globale che non dovrebbe essere superato a fine secolo. Questo è da considerarsi rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto, più sano e più equo. La salute del nostro Pianeta è strettamente interconnessa al benessere degli animali e di noi esseri umani in una prospettiva One Health di salute globale. Da qui l’esigenza del Festival di parlare di cambiamento climatico. Ma anche degli aspetti legati alle trasformazioni cui stiamo già assistendo negli ambienti fisici e negli ecosistemi. Passando poi all’impatto che queste determinano sulla nostra società, sul modo in cui viviamo e vivremo, sulla nostra salute e sulle nostre attività.

I temi

Si parlerà di acqua, aria, suolo, foreste, biodiversità, così come di eventi climatici e meteorologici estremi. Gli ambienti di riferimento spazieranno dal mare e dalle pianure con le grandi metropoli alle montagne e ai ghiacciai, veri e propri laboratori per studiare l’impatto dei cambiamenti climatici sul nostro Pianeta. Tutto questo mettendo da parte catastrofismo e allarmismi, ma utilizzando un approccio pragmatico e proattivo per parlare in concreto delle azioni necessarie finalizzate a mitigare gli impatti negativi del riscaldamento globale.

Buone pratiche per l’ambiente

Soluzioni buone e pratiche e spirito di iniziativa sono il fine dell’offerta di laboratori, conferenze, workshop, passeggiate naturalistiche e tavole rotonde, proposti durante il Festival, il quale ha l’ambizioso obiettivo di informare e rendere consapevoli cittadini e cittadine che con le loro azioni quotidiane possono contribuire a un futuro diverso. L’ampio spettro di linguaggi, di discipline e di approcci è fondamentale per trattare il tema nelle sue diverse sfaccettature e, inoltre, per riuscire a raggiungere e sensibilizzare un pubblico sempre più ampio che comprenda adulti, bambini e bambine, famiglie e ragazzi e ragazze. La varietà dell’offerta non è solo in termini di età, ma anche di conoscenza delle tematiche affrontate: dai concetti di base agli approfondimenti per muoverci nel grado e mezzo del clima che cambia. Tutti gli eventi sono proposti al pubblico a titolo gratuito, alcuni con prenotazione obbligatoria.

Un grado e mezzo

Il festival “Un grado e mezzo” ricorda l’importanza di avere come obiettivo quello di non superare a fine secolo un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi rispetto al preindustriale, a vantaggio di chi popola la terra che avrà così a che fare con un clima meno incerto e sfide di adattamento meno difficili da affrontare. Quest’anno è stato deciso di trattare i temi scientifici. I segni dell’aumento di temperatura sonno evidenti anche negli episodi e nelle manifestazioni di clima estremo e non mancheremo di menzionare questi segni del clima che cambia. L’edizione di quest’anno sarà focalizzata in particolare sulle soluzioni, sulle azioni da intraprendere a livello locale e globale, ma anche sul contributo che i singoli individui possono dare alla comunità intera. Avremo quindi anche esempi di azioni dal basso che possono essere intraprese per dare un contributo significativo alle sfide poste dalla crisi climatica. 

La mission di Torino per l’ambiente

Torino è fortemente impegnata per la riduzione delle emissioni climalteranti. Si è data un obiettivo ambizioso candidandosi alla call europea “100 Climate-Neutral Cities by 2030 – by and for Cizitens” per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030. Rendendo così la Città un modello per altre municipalità europee che dovranno raggiungere questo risultato entro il 2050. Manifestazioni come il festival ‘Un grado e mezzo’ consentono di mantenere alta l’attenzione. Il tema, per quanto gli effetti del riscaldamento globale siano già oggi visibili e concreti, non è ancora sufficientemente percepito per creare un effettivo cambiamento.

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Erika Zaffalon

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