Innovativo, dirompente, eclettico: Tim Burton è uno dei registi che ha stravolto le sorti del cinema. A Torino da ottobre 2023 ad aprile 2024 al Museo Nazionale del Cinema sarà possibile ammirare una mostra interamente dedicata al suo genio.
Il viaggio all’interno della mente di Burton
La mostra, per la prima volta in Italia, curata da Jenny He in collaborazione con la Tim Burton Productions è un viaggio nella mente del regista. Saranno presenti bozzetti, disegni e il suo archivio personale. Tim Burton sarà protagonista di una prestigiosa masterclass e riceverà il premio Stella della Mole. Verrà infatti riconosciuto il suo contributo visionario e innovativo grazie al suo stile inimitabile nella storia del cinema.
Il percorso della mostra
L’esposizione avrà un carattere immersivo: sarà come viaggiare all’interno della sua mente, con uno stile inimitabile e una prospettiva dirompente.
Sarà divisa in 10 sezioni tematiche con oltre 500 esempi delle sue opere, tra cui anche inediti: dagli esordi al successo con schizzi, dipinti, disegni, fotografie, concept art, storyboard, costumi, opere in movimento, maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale. L’ambientazione non sarà da meno, rispetterà a piena regola la mente di ” Burton”. Sarà possibile scattare foto con la figura del Balloon Boy e immergersi in una replica dello studio personale dell’artista con uno speciale sneak peek di progetti attuali o non realizzati.
Creatività e intelletto alla guida della mostra di Tim Burton
Burton ha diretto film cult intramontabili, tra cui il cult Edward Mani di Forbici, Batman e La Sposa Cadavere riempiendo con i suoi film sale cinematografiche di tutto il mondo. Il regista è recentemente sbarcato anche su Netflix con la serie di grande successo Mercoledì. Dimostrando ancora una volta una visione diversa, che incanta grandi e piccini.
Sarà proprio la visione dell’artista il tema ricorrente di tutta la mostra, dai suoi primi passi del regista all’evoluzione guidati dalla sua immaginazione. Il percorso si propone come un’autobiografia di Burton: una vita fatta di creatività senza limiti.