Le opere di Hannah Marrill arrivano a Torino. Dal 29 settembre al 20 ottobre 2022 presso l’Associazione Culturale ATB in via Riccardo Sineo a Torino, sarà possibile visitare la mostra “From roots to moon” dedicata all‘artista americana.
C’è qualcosa che ricorda Turner, in questi collage di Hannah Merrill, un misto di stupore e appassionata dolcezza nei confronti della luna, potente e brillante, che rischiara le sorti dell’umanità ospitata da una natura ammaliante e resiliente. Ma c’è anche molto di Friedrich, del Romanticismo e del Simbolismo, della rottura con il passato posta in essere dallo “Sturm und Drang” e delle innovazioni dei Futuristi del primo Novecento.
Le opere di Hannah Merrill
I lavori di Hannah Merrill ci appaiono come illuminati dalla fioca luce di una lanterna che rischiara alberi, radici, corpi e lo stesso nostro satellite, che appare come piatto e cangiante. Tutto nei lavori di Hannah Merrill presentati in Italia da ATB Associazione Culturale come parte del progetto #nEXTRAditio, porta alla riflessione e, in un certo senso, alla spiritualità. Improbabili figure ombrose, talvolta inquietanti, mutano sotto i nostri occhi: le radici si rispecchiano nei rami che danno origine a figure alate tanto angeliche quanto sinistre, gli squarci, gli alberi spogli, le figure materne come “archetipo della creazione che risplendono in un luogo ancestrale, dove la vita scorre, si fonde, si diffonde, fluisce, soffia, si accende e vola” (Maria Erovereti).
Un luogo dove la forza rigeneratrice in equilibrio con la saggezza, favorisce il cambiamento e il riscatto dalle brutture del mondo. Le linee morbide, eteree dell’Umano in contrasto con la solidità e la tangibilità del Vegetale, creano uno strano effetto onirico in bilico tra astratto e concreto. Ma nella mostra “From Roots to Moon” di Hannah Merrill anche il Simbolico ha il suo spazio e la sua manifesta presenza rimanda al senso stesso della vita e del cammino umano su questa “Madre Terra” in una dimensione visionaria, intensa, intima, talvolta gioviale e che rimanda alla mente Matisse e la sua “Danza” in una poetica che si nutre di rimandi culturali. E in questo mondo la figura alata della Notte richiama la cortina dell’oscurità che protegge la coppia Selene (La dea della luna per i greci) e Endimione (il pastore mortale suo amato), la “Luna del Lupo” ripercorre miti celti, le maternità in qualche modo ricordano “Le tre età della donna” di Klimt.
Appare quindi chiaro l’intento impresso da Hannah Merrill nei suoi lavori presentati in Italia: travalicare l’immanenza per approdare alla trascendenza tanto che la figura femminile diventa raffigurazione docile, composta e garbata di tutte le forme di vita esistenti, le radici si associano alla tradizione, alla morte e alla rinascita, la luna si lega alla fecondità e per estensione metafisica alla terra generatrice; una mostra, “From Roots to Moon”, che si fa archetipo di una potenza ambivalente e duplice come la Natura stessa: saggia, benevola, spirituale da un lato, ma anche tenebrosa e occulta che divora e genera angoscia dall’altro.
Usa la pittura e diversi medium espressivi per dar corpo alla sua arte, espressione della sua natura libera e vitale. Hannah realizza opere delicate e suggestive da cui ben traspare i suo amore per l’ambientente. I suoi più recenti lavori mostrano un peculiare punto di vista femminile sulle tematiche ambientali e sulle spinose questioni aperte ad esse connesse. Hannah ha esposto a livello globale. Alcuni delle sue più importanti esposizioni sono state negli Stati Uniti, in Grecia, in India, in Inghilterra e ora in Italia. Vive a Leeds, Regno Unito, dove lavora e insegna.