Torino si colora di verde. Sabato 25 e domenica 26 giugno 2022 prende il via a Torino l’edizione zero di “Un Grado e Mezzo”. Il Festival sul clima e l’ambiente, promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari DISAFA e dipartimento di Fisica – Università di Torino, ideato e organizzato da CentroScienza Onlus nell’ambito delle Settimane della Scienza 2022.
“Un grado e mezzo” il festival per l’ambiente
Il Festival nasce dall’esigenza di parlare di cambiamento climatico sotto diversi punti di vista, includendo sia gli aspetti legati agli ambienti fisici e agli ecosistemi, sia agli impatti che questi determinano sulla nostra società e sul modo in cui viviamo.
L’evento si svolgerà in quattro sedi: il Mausoleo della Bela Rosin, gli Orti Generali, la Casa nel Parco e lo Spazio WOW. Queste location ospiteranno per un intero weekend gli appuntamenti del festival, anticipato dall’evento pre festival “Stand up for science – ma cosa ti dice la testa?” in programma il 22 giugno a Cascina Roccafranca. Lo spettacolo affronta i complessi meccanismi che regolano le scelte di tutti i giorni e, in occasione del Festival, con un focus particolare su clima e ambiente.
Si susseguirà un calendario ricco di appuntamenti gratuiti per adulti, ragazzi e bambini per parlare di clima e ambiente, ascoltare le voci di scienziati, ricercatori e divulgatori con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sui temi del cambiamento climatico, trasmettendo consapevolezza sull’urgenza dell’azione.
Si passerà dalle conferenze spettacolo al Mausoleo della Bela Rosin per imparare a distinguere le fake news dalle notizie vere a tema cambiamento climatico, con la climatologa Serena Giacomin e il divulgatore Luca Perri, ai brevi racconti e curiosità scientifiche di Ricercatori alla Spina, in cui gli scienziati vestono per una sera i panni dei camerieri in una serata di divulgazione scientifica.
Ci sarà anche uno spettacolo per famiglie alla Casa nel Parco e agli Orti Generali, tra esperimenti e dimostrazioni il pubblico andrà alla scoperta delle proprietà dei gas che compongono l’atmosfera.
Le attività allo Spazio WOW, invece, saranno completamente dedicate alla conoscenza del complesso e delicato mondo delle api che rappresentano un pilastro fondamentale per l’equilibrio ambientale dell’intero pianeta.
Tante anche le attività per bambini e ragazzi con un’ampia proposta di laboratori sui temi ambientali e della sostenibilità fruibili e diffusi in entrambi i giorni del Festival. Un linguaggio semplice per affrontare concetti complessi, partendo dell’economia circolare fino alle fibre ottiche per misurare l’ambiente marino, passando dalla biodiversità al suolo e i suoi componenti.
A chiudere il Festival ci sarà la proiezione del film di Nicolò Bongiorno – figlio di Mike – dal titolo Songs of the water spirits, un documentario che racconta la trasformazione della regione montuosa Ladakh, in India. Possiamo, come Occidentali, imparare da questo laboratorio sociale, economico e culturale che è oggi il Ladakh?
Gli ospiti del festival
Il Festival “Un grado e mezzo” mescola registri diversi: eccellenze della ricerca scientifica italiana si alterneranno a scrittori, giornalisti, divulgatori scientifici e registi cinematografici per raggiungere e sensibilizzare un pubblico sempre più vasto.
Tante le angolature attraverso cui sarà analizzata la crisi climatica: si parlerà del grande Fiume e della crisi idrica, nel 2022 particolarmente sentita, degli eventi estremi e di come ci condizionano, dei ghiacciai, dei suoli, delle foreste e degli incendi, dell’alimentazione, del ruolo essenziale delle città – sia come aree vulnerabili al riscaldamento globale sia come laboratori di studio per mettere in pratica azioni di mitigazione e adattamento.
Ma anche di soluzioni e di contrasto alla crisi climatica per capire insieme cosa si sta facendo, ma soprattutto si deve ancora fare, per affrontare nel modo giusto questa sfida epocale. «Tante angolature, dunque, e allo stesso tempo un solo grado e mezzo – commentano Elisa Palazzi e Michele Freppaz, curatori dell’evento – il titolo che abbiamo dato a questo Festival per ricordarci l’obiettivo essenziale di mantenere l’aumento della temperatura media globale a fine secolo entro 1,5°C rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto sul nostro pianeta».
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.