UN PROGETTO DI

Festa della Liberazione a Santena, Condove e Chieri

di Clarissa Ciano Apr 22, 2022

Il 25 aprile si celebra la Festa della Liberazione dal Nazifascismo. Ogni Comune organizza eventi, celebrazioni e iniziative per rendere omaggio a un giorno importante per il Paese.

Santena festeggia la Liberazione

Lunedì 25 aprile 2022 a Santena si festeggia il 77° anniversario della Liberazione dal Nazifascismo. Alle 10:30, in piazza Martiri della Libertà, verrà deposta una corona d’alloro alla lapide dei Caduti di tutte le guerre, con l’intervento della Banda Musicale Canonico Serra.

Successivamente, si sfilerà fino al ponte Giovanni Musso, dove si terranno gli interventi delle Istituzioni, dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Santena e dell’Associazione le Radici e la Memoria (che sarà anche il soggetto coordinatore dell’evento).

La cerimonia si concluderà con la testimonianza dei ragazzi e delle ragazze partiti con il Treno della Memoria 2022, con il discorso del Sindaco e con l’inaugurazione del nuovo cippo, costruito dai volontari dell’Associazione Le Radici La Memoria con il supporto dell’Amministrazione comunale e di altri soggetti (che sostituirà i due attuali cippi che si sono deteriorati nel tempo).

«Il 25 aprile è una data importante – spiega il sindaco – si celebrano i valori su cui si fonda la nostra comunità. Finalmente questo anno potremo festeggiare in presenza e rendere omaggio a tutti coloro che sono caduti per garantire alle generazioni successive la libertà»

Condove espone il tricolore

Il sindaco di Condove, Jacopo Suppo ,ha fatto recapitare nella buca lettere di centinaia di concittadini uno scritto per invitarli a rendere Condove tricolore nel giorno della festa della Liberazione. Si potrà finalmente celebrare in piazza e in presenza il riconoscimento della medaglia d’oro al valor civile conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei mesi scorsi.

Lo scorso 19 gennaio in Prefettura a Torino si era tenuta la consegna senza pubblico, nel rispetto dei limiti imposti dalla pandemia da parte del prefetto Raffaele Ruberto che aveva letto la motivazione del conferimento: «Durante il periodo bellico, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, il Comune di Condove, posto sul corridoio di comunicazione internazionale strategico della Valle di Susa, fu soggetto a rastrellamenti, deportazioni e fucilazioni di civili per rappresaglia da parte delle truppe tedesche che determinarono un clima di terrore. La popolazione, sebbene sconvolta dall’inaudita violenza, seppe reagire agli orrori della guerra con coraggiosa determinazione e generoso spirito di solidarietà, in una comune lotta contro il nemico. Splendido esempio di amor patrio e di strenuo impegno per l’affermazione dei principi di democrazia e di libertà. 1943/1945 – Condove (TO)».

«Ora finalmente la medaglia potrà essere appuntata sul nostro gonfalone» dice il sindaco di Condove che ha invitato come relatore ufficiale il prof. Gianni Oliva, che interverrà con tanti amministratori del territorio e il presidente di ANPI di Torino Nino Boeti.  Il corteo partirà alle ore 10.30 e alle 12 in piazza della Libertà si terrà la cerimonia formale con gli interventi.

La Città metropolitana di Torino sarà presente con il proprio gonfalone, medagliato il 25 aprile del 2005 dall’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale per il contributo offerto dal territorio e dalle sue popolazioni alla Guerra di liberazione nazionale e alla Resistenza.

Chieri e le panchine tricolore

Il 19 aprile del 1945 diverse formazioni partigiane al comando di Vincenzo Modica “Petralia” attaccarono il presidio di Chieri. Lattacco cominciò alle ore 12, i fascisti si arresero dopo un breve combattimento ed il Comandante “Barbato”, ovvero Pompeo Colajanni, pronunciò dall’Albergo dei Tre Re di piazza Cavour il primo discorso della Libera Città di Chieri.

Oggi il “Giardino 19 aprile”, in corso Torino all’altezza del civico 17, ricorda il giorno della Liberazione di Chieri: qui sono state tinteggiate e decorate dai volontari dell’ANPI tre panchine tricolore, inaugurate stamane alla presenza del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, del vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, del Presidente Anpi Provinciale di Torino Nino Boeti e della Presidente Anpi di Chieri Elda Gastaldi. Erano presenti anche i consiglieri comunali Franco Bosco, Claudio Martano, Daniela Sabena ed il Sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gillio

Il Comune di Chieri, infatti, ha siglato con l’ANPI Sezione di Chieri il patto di condivisione “Liberazione di Chieri”, finalizzato a migliorare la fruibilità ambientale e la qualità dell’area verde di Corso Torino a beneficio della collettività. L’Anpi ha preso in carico la manutenzione e la pulizia di questo spazio pubblico (rasatura dell’erba e messa a dimora di nuove piante ornamentali), ma soprattutto i volontari hanno riqualificato le tre panchine presenti, con un intervento di tinteggiatura e di decorazione, installando targhette commemorative e relativi QR Code che rinviano a schede informative sulla Liberazione di Chieri, sul “Comandante Tarzan” Beppe Gastaldi e sulle Staffette partigiane. 

«Chi si ferma in questo piccolo parco può così ricordare i partigiani chieresi, che hanno liberato la nostra città, il “Comandante Tarzan”, il vigile del fuoco Beppe Gastaldi, che per tanti anni è stato attivo nella nostra comunità (e fondatore dell’Anpi locale) e l’importante contributo dato dalle donne alla Resistenza – commenta il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero – Siamo grati all’Anpi, che si sta prendendo cura di questa area verde attraverso un ‘patto di condivisione’. Sono oltre venti i ‘patti’ operativi a Chieri, sono esempi di cittadinanza attiva e di partecipazione dal basso, grazie ai quali la nostra città cresce e diventa migliore». 

«Queste panchine sono “tricolore” e trasmettono un messaggio educativo importante, perché la Liberazione è la Festa di tutti gli italiani – ha sottolineato il Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle – L’Italia si è liberata grazie ai partigiani, grazie ai militari che hanno combattuto a fianco degli Alleati, grazie a chi si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e grazie a tutti coloro che con piccoli gesti di resistenza quotidiana hanno dato il loro contributo ad un più grande progetto di Resistenza diffusa. Purtroppo, questa convinzione non appartiene ancora a tutti e c’è chi continua a vedere nel 25 aprile una data divisiva e una festa ‘di parte’». 

Nel suo intervento Nino Boeti ha ricordato Pompeo Colajanni “Barbato” e Vincenzo Modica “Petralia”, «due dei seimila meridionali che dopo l’8 settembre scelsero di restare al Nord e combattere il nazifascismo, e Vincenzo Modica ebbe l’onore di portare il Tricolore nella straordinaria sfilata dei partigiani il 6 maggio nella Torino liberata», il chirurgo Giacinto Giordano, che curò molti partigiani, ed Angelo Menzio, l’ultimo sindaco prima del Ventennio, che si oppose alle minacce degli squadristi e poi fu primo sindaco della Chieri liberata.

Elda Gastaldi nel suo saluto ha ricordato anche il vice Sindaco e assessore di Chieri Emilio Baletti, giustiziato nel campo di detenzione di Fossoli, e Domenico Acino, partigiano caduto durante la liberazione di Torino, e le tante staffette partigiane «senza le quali la guerra partigiana sarebbe stata inattuabile, infatti, erano loro che portavano le comunicazioni, gli ordini e le armi ai gruppi partigiani e conducevano i partigiani sbandati alle formazioni di zona. Catturate, orribilmente torturate e giustiziate, solo 19 di loro vennero decorate al valor militare, ma innumerevoli sono state le donne, madri, sorelle, fidanzate e suore, che hanno curato, rifocillato e nascosto i partigiani».

Le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione proseguono a Chieri con il seguente programma:

Venerdì 22 aprile, ore 17,30, Centro Giovanile Arka, piazza Caselli 19 e con la restituzione cittadina da parte dei giovani partecipanti al Treno della Memoria 2022. Lunedì 25 aprile, invece, alle 9,15 presso il Parco della Rimembranza, ci sarà la cerimonia dell’Alzabandiera. Successivamente alle 9,30 si terrà la Santa Messa al Mausoleo dei Caduti Partigiani. Alle 10,30 ci sarà la Sfilata fino al Monumento dei Caduti in Piazza Duomo e cerimonia istituzionale con deposizione della corona.

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Clarissa Ciano

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