Agricoltura, zootecnica e cultura si fondono in un interessante mix in occasione della Fiera di San Giorgio. La manifestazione, domenica 10 aprile a Caselette, è organizzata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino.
Agricoltura e zootecnica
Prima dell’apertura della mostra, nella Sala dei 500 in strada Contessa 86, l’ARA tiene l’assemblea della sezione dedicata alla razza Pezzata Rossa Italiana. Successivamente, alle 9,30 è possibile visitare la mostra della meccanizzazione agricola, con esposizione di trattori, attrezzature e prodotti del settore primario. Durante l’evento, inoltre, è possibile trovare prodotti a Km 0 proposti dalle aziende aderenti al circuito “Campagna Amica” della Coldiretti.
Più tardi, alle 10, si apre la fiera storica nell’area La Piota. La quarta edizione della Mostra regionale di bovini di razza Pezzata Rossa Italiana inizia alle 11 ed è organizzata dall’ARA, l’associazione regionale degli allevatori. Propone la sfilata e la valutazione morfologica dei capi in concorso a cura del giudice ufficiale. Le premiazioni dei capi sono in programma nel pomeriggio.
Cultura e storia
In concomitanza con la fiera il CAI di Alpignano è presente con un proprio stand informativo e consente ai ragazzi di provare ad arrampicare in sicurezza nella palestra di roccia allestita sul masso erratico di piazza Cays (strada dei Gerbidi).
Sul versante culturale, di particolare interesse, c’è la possibilità di visitare nel pomeriggio la Villa Romana di Caselette. Le visite ai resti delle ville romane di Caselette e Almese si svolgono da aprile a novembre, sono gratuite e sono condotte da un archeologo. Inoltre le visite sono supportate dai volontari dell’associazione ArCA-Arte, Archeologia e cultura ad Almese. Esse sono organizzate con il patrocinio dei Comuni di Almese e Caselette, in collaborazione con Fondazione Magnetto, Finder spa, Univoca, Tesori d’arte e cultura alpina e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino.
Le visite propongono un’immersione nell’archeologia per conoscere la storia e la cultura locali nel contesto della romanità in Valle di Susa. Le ville di Almese e Caselette, risalenti al I secolo dopo Cristo, sono tra i più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana in Piemonte.