Il Rinascimento torna a risplendere nel castello dei Della Rovere a Vinovo. Grazie alla mostra curata dallo storico Ilario Manfredini, che sarà inaugurata ufficialmente venerdì 18 marzo alle 18. Sarà aperta al pubblico da sabato 19 marzo a domenica 12 giugno.
L’arte italiana nel Rinascimento ha un protagonista assoluto: il cardinale Domenico Della Rovere. Un esponente di spicco, proveniente da una potente famiglia aristocratica il cui castello, a Vinovo, è una delle più importanti testimonianze della stagione post medioevale. Un momento storico in cui l’Italia guidò il rifiorire dell’arte, della letteratura, della scienza e della filosofia. L’esposizione sarà patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino e dall’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. La mostra proporrà una ricostruzione della straordinaria stagione artistica promossa da Domenico Della Rovere e dalla sua famiglia in Piemonte e in altre regioni.
Il castello del Rinascimento
Nelle stanze del castello si potranno ammirare miniature, pitture, documenti e riproduzioni provenienti da vari musei e biblioteche. All’esposizione è abbinato un percorso storico permanente, al servizio dei visitatori, delle scuole e degli appassionati di arte. Nelle sale interne saranno collocati pannelli informativi, dedicati al mecenatismo dei Della Rovere e alla storia del castello.
Nella Sala del Fregio gli argomenti saranno il rinnovamento delle arti, la miniatura e la preziosa raccolta libraria conservata nel castello dopo la morte del cardinale Domenico. Nella Sala degli Stucchi e dei Medaglioni si potrà andare alla scoperta della pittura rinascimentale in Piemonte. Nell’ambiente di Carlo VIII saranno rievocate le figure di Domenico Della Rovere, Carlo VIII di Francia e Carlo II di Savoia. Nel salone d’onore del lato nord si troveranno documenti e disegni che contribuiranno a ricostruire le varie fasi costruttive dell’edificio. Nel chiostro si potrà ammirare il cortile cesareo del castello. Infine, si analizzeranno i modelli della speciale tecnica realizzativa conosciuta come grottesca in ambito vinovese. La mostra si concluderà nella chiesa parrocchiale dove si potrà ammirare il complesso scultoreo tardo quattrocentesco del Compianto, opera realizzata per il perduto convento del Tivoletto. Inoltre, il percorso sarà adatto anche alle persone con ridotta capacità motoria.