CHIERI, 17 luglio 2021 – Il Museo del Tessile di Chieri incontra l’arte giapponese. Alle ore 15 di sabato, 17 luglio, la sede del museo di via Santa Clara 5 ospiterà la cerimonia di assegnazione della “Navetta arcobaleno”. Il premio consiste in una medaglia di bronzo realizzata con tecniche tradizionali, ideata da Antonio Saluzzi ed esprime la volontà di valorizzare il talento in tutte le sue espressioni legato al mondo del tessile. Il riconoscimento è assegnato a Liku Maria Takashi “per essersi distinta nel coniugare un linguaggio multisensoriale d’inedito conio con l’arte tessile – si legge nelle motivazioni del premio – le sue suggestioni e i suoi intrecci culturali così da stimolare creatività e realizzare una comunione d’intenti fra persone di ogni dove”.
Il metodo Maris
Per comprendere il metodo Maris sarà possibile assistere alla Mostra Antologica che sarà inaugurata alla Porta del Tessile di Chieri. Molti i progetti che sarà possibile ammirare: le due Zebre, una selezione di Bandiere del Maris National Flag Project realizzate da bambini e adulti, Sarà inoltre esposta anche la Maris World Standard Table.
Quest’ultima creazione ha lo scopo di mostrare le corrispondenze tra le diverse granulometrie di sabbia, essenze e nunances di colore. A seguire verrà piantato un gelso (Bombyx mori) tipico albero dei bachi da seta giapponese, all’interno dell’Orto botanico del Museo del Tessile. Attraverso questo gesto si vuole creare un collegamento simbolico tra Chieri e il quartiere dei Setagaya di Tokyo dove vengono sviluppati progetti, materiali e supporti per Takahashi. L’iniziativa si intitola «Il metodo Maris: sinestesie d’arte per abilità differenti» e fa parte del ciclo di conferenze e incontri “ARS et Industria“. Organizzata dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile con il patrocinio del Comune di Chieri, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte e di UICI (sezione di Torino), e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando CivICA-progetti di cultura e innovazione civica.
I laboratori ideati da Liku Maria Takahashi
Dopo l’inaugurazione, l’artista nipponica proporrà dei laboratori artistici riservati a bambini ed adulti con disabilità visiva, individuati dall’UICI di Torino. I partecipanti potranno riprodurre, con la tecnica Maris, un disegno tessile creato negli anni venti dallo Studio serra & Carli di Chieri. La grafica rappresenta un Trifoglio blu di cui è ancora conservata la carta millimetrata nell’archivio storico. Per le persone con disabilità visiva sarà riservata una visita esperienziale gratuita all’Orto botanico del Tessile. Saranno presenti inoltre stazioni tattili a cura di Lisa Fontana anche in questo caso, riservate a persone non vedenti o ipovedenti. Grazie a questa iniziativa il Museo del Tessile unisce le sue collezioni storiche al “fare” e alla ricerca artistica contemporanea per riscoprire i materiali, il processo, il lavoro e la creatività del tessile.
Chi è Liku Maria Takahashi?
Di origine nipponiche è pittrice, scultrice, teorica dell’arte, docente, nonché maestra di arti marziali. Si laurea a Tokyo Zokei University con specializzazione in scultura nel 1993 a cui si dedica fino al 2008. Nel 2009 ha inventato il metodo Maris, per rendere accessibili i dipinti alle persone con disabilità visiva, per offrire anche a loro il piacere della pittura. Solo un anno dopo avvia il Maris Art Project che si sviluppa con la pubblicazione della Maris World Standard Table.
Recentemente ha vinto il 118° Concours Lépine, un concorso di importanza internazionale per le opere di ingegno che si tiene a Parigi. Nel 2019 è stata ospite alla XII Biennale Internazionale d’arte Contemporanea di Firenze. Quest’anno, invece, è stata selezionata a partecipare alla Biennale d’Arte Contemporanea di Londra. Si è distinta tra gli altri artisti per aver sviluppato una forma d’arte che prevede un’esperienza estetica multisensoriale.
Il metodo Maris
Si tratta di un metodo multisensoriale, il primo al mondo concepito per essere realizzato da tutti a prescindere dall’abilità visiva e dall’età. Le stesse opere sono apprezzate tramite elementi visivi, tattili, e olfattivi percepibili attraverso i sensi. Questo è possibile tramite l’inserimento di granelli di sabbia di diverse granulometrie che corrispondono a colori e fragranze di dieci luminosità e intensità olfattiva. Un modo rivoluzionario per aprire le porte della pittura e dell’arte, tramite una sorta di braille. Una legenda per comprendere i colori abbinati alle note olfattive tramite la Maris World Standard Table.
Maris National flag Project
In occasione dei Giochi olimpici di Londra nel 2012, l’artista ha lanciato il Maris National flag Project, un giorno prima della loro chiusura con numerosi seminari pratici e teorici per offrire la possibilità ad adulti e bambini di imparare questa tecnica. Ogni partecipante ha realizzato la bandiera di un Paese diverso dal proprio e al contempo augurava felicità al popolo del paese in questione. Con questo progetto sono state realizzate tutte le bandiere delle nazioni del mondo, compresa quella della nazione dei rifugiati, creata per il contingente dei rifugiati che hanno gareggiato nel 2016 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.