Il 17 novembre è il giorno che tutti gli ospedali del mondo dedicano al bimbo prematuro. In queste settimane di lockdown dovute alla pandemia da coronavirus non sono possibili feste e momenti di sensibilizzazione. Come per esempio quelli promossi lo scorso anno dal reparto di Pediatria e Neonatologia del Santa Croce di Moncalieri insieme con l’associazione “Amici della Neonatologia di Moncalieri”. Tuttavia il reparto d’avanguardia del Santa Croce non ha voluto rinunciare a celebrare la giornata del bimbo prematuro. Insieme con le tre Terapie intensive Neonatali (Tin) della provincia di Torino (due del S. Anna e una del Maria Vittoria) organizza nella giornata una conferenza on-line. Nel corso dell’incontro le tre Tin proporranno in rete le note di una medesima canzone e poi un unico video. L’intero evento si può seguire sulle pagine social @amicineonatologiamoncalieri di Facebook e Instagram.
Festa digitale per la giornata del bimbo prematuro
Spiega il dr. Antonio Marra, direttore della Pediatria e della Neonatologia del Santa Croce: “Per i noti problemi legati al Covid abbiamo pensato insieme con le Tin torinesi a questa festa digitale. Che ha il pregio comunque di sottolineare il valore della giornata.” Prosegue Marra: “Abbiamo anche voluto dedicare alla ricorrenza un progetto tutto “nostro”. Un videocollage del personale e dei genitori che pubblicheremo sui nostri canali social.” Per l’occasione l’arco di ingresso alla Città di Moncalieri da Borgo Navile, sarà illuminato di viola.
L’impegno del Santa Croce a stare accanto alle famiglie
La festa di quest’anno non è certo paragonabile alla partecipata kermesse che solo lo scorso anno aveva richiamato frotte di bimbi e genitori nella corte dell’area 45° Parallelo. E che li aveva coinvolti in un turbine di danze. Né si potrà replicare il flash bob che alla presenza del sindaco di Moncalieri Paolo Montagna aveva fatto centro nel reparto di Neonatologia del San Croce. Per l’allegria die bimbi ex prematuri e dei loro mamma e papà.
E comunque anche queste iniziative social hanno il merito di ribadire l’impegno degli ospedali e del personale sanitario tutto a sostenere le famiglie e ad accompagnarle in momenti tanto difficili e inaspettati. Giorni e settimane in cui anche al bambino devono essere mandati segnali inequivocabili di amore. Carezze e gesti semplici che lo aiutino però a sentirsi protetto. E che lo portino a crescere in serenità.