UN PROGETTO DI

Torino, Jason Dodge a Casa Scaccabarozzi

TORINO – E’ visibile esclusivamente dall’esterno fino al prossimo 12 novembre al piano terra di Casa Scaccabarozzi il nuovo progetto dell’artista americano Jason Dodge. Si intitola “They lifted me into the sun again and packed my skull with cinnamon”. Una mostra esposta contemporaneamente in sei diversi sedi.

Gli spazi espositivi partecipanti al progetto nel 2020 la Galleria Franco Noero di Torino, la Gilles Drouault galerie/multiples di Parigi, la More publishers with Gevaert Editions di Bruxelles, la Guimaraes di Vienna, la Akwa Ibom di Atene e la Gern en Regalia di New York.

Ad ogni spazio sono state inviate dall’artista delle precise istruzioni per l’allestimento insieme ad una serie di specifici oggetti. Tra cui venti poster originali della marca Bayer Aspirin, un volantino per il ritrovamento di un animale smarrito, dei petali di calendula, delle batterie, delle forchette, degli elementi in tessuto e una lista della spesa.

Casa Scaccabarozzi, la “Fetta di Polenta”

Casa Scaccabarozzi è stata progettata da Alessandro Antonelli ed è stata edificata nel 1840. E’ situata nel quartiere Vanchiglia, nell’angolo tra corso San Maurizio e via Giulia di Barolo. Il nome deriva dalla moglie del celebre architetto, Francesca Scaccabarozzi, nobildonna originaria di Cremona. Ai torinesi è nota come “Fetta di Polenta”. L’origine del suo soprannome risiede nel color giallo ocra e soprattutto nella pianta trapezoidale e molto sottile dell’edificio, simile ad una fetta di polenta.

L’allestimento della mostra affidato alla ballerina e coreografa Alix Eynaudi ed all’artista Giorgio Griffa

In ogni iterazione di questa mostra Dodge ha chiesto a dei sostituti di eseguire l’allestimento. La ballerina e coreografa Alix Eynaudi ha composto una partitura da seguire per la composizione di ogni mostra. Una una partitura condivisa dall’artista Giorgio Griffa che ha interpretato le istruzioni specifiche attraverso un’installazione risultante in un incontro unico tra due poetiche forti e distintive. La mostra è visibile fino al prossimo 12 novembre dall’esterno attraverso due finestre di via Giulia di Barolo.

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Corrado Cagliero

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