VEZZOLANO, 4-5 LUGLIO 2020 – La famosa Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, tra Castelnuovo Don Bosco e Albugnano, è pronta a riaprire le sue porte. Dopo quattro mesi di lockdown, il 4 e il 5 luglio ripartono le visite all’Abbazia e al suo chiostro. Per poter godere della cultura e della storia dell’Abbazia, i visitatori avranno l’obbligo di indossare la mascherina e di prenotare il proprio posto.
Il 4 e 5 luglio visite libere all’Abbazia di Vezzolano
Ogni anno, l’Abbazia di Vezzolano richiama a sé molti visitatori, in quanto uno dei più importanti monumenti romanici del Piemonte.
Dopo la chiusura forzata imposta dall’emergenza sanitaria, la Chiesa che si erge tra le colline del Monferrato è pronta a riaprire le porte al pubblico.
Il primo appuntamento per la riapertura è per il weekend di sabato 4 e domenica 5 luglio, in orario 10-18. Il primo ingresso della giornata sarà alle 10, mentre l’ultimo alle 17,30. Ogni visita durerà circa trenta minuti. L’ingresso sarà libero, ma con prenotazione consigliata via mail a infopoint@turismoincollina.it
Le persone non in possesso di prenotazione potranno accedere solo nel caso ci siano ancora posti liberi. Non saranno ammessi gruppi con più di otto persone.
Prima di entrare a visitare l’Abbazia, ai visitatori verrà misurata la temperatura. I presenti avranno anche l’obbligo di indossare la mascherina e mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo.
La storia dell’Abbazia
Si narra che la struttura originale sia andata distrutta da alcune frane e che con le macerie sia stata poi ricostruita. L’origine dovrebbe risalire ai tempi di Federico Barbarossa, che prese sotto la propria ala la Chiesa, in quanto ricca di terreni e cultura.
Artisticamente parlando, l’Abbazia di Vezzolano è un importante monumento di architettura romanica-lombarda. Divisa in due parti da un portico, la Chiesa presente sei arcate e un bassorilievo di calcare azzurro. Uno dei suoi punti forti è senz’altro il chiostro, mentre all’interno presenta numerosi dipinti. L’abbazia di Vezzolano rappresenta uno dei monumenti meglio conservati del Piemonte.