TORINO, 9 novembre 2019 – “Torino e il Canto degli Italiani, tra musica e storia” è il titolo dell’evento ospitato sabato, 9 novembre, alle 15,30 dalla Sala Cinema del Museo del Risorgimento in via Accademia delle Scienze 5 a Torino. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Organizzato in collaborazione con la Fondazione Vittorio Bersezio e con il Conservatorio Giuseppe Verdi, l’appuntamento vuole ricordare la storia dell’inno nazionale legata in modo speciale alla città di Torino. Fu a Torino nella casa di Lorenzo Valerio, infatti, che la sera del 10 novembre del 1847 Michele Novaro ricevette un testo dell’inno d’Italia scritto da Goffredo Mameli. Si mise subito al cembalo e compose la musica. Così nacque il “Canto degli Italiani”, meglio conosciuto come “Fratelli d’Italia”.
L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’Unificazione durante il Risorgimento e nei decenni successivi, tanto che il 12 ottobre 1946 venne riconosciuto inno nazionale della Repubblica Italiana da un decreto mai convertito in legge. Questo passaggio è avvenuto solo di recente, grazie all’impegno di un parlamentare torinese, Umberto D’Ottavio, promotore della legge 181 del 4 dicembre 2017 che ha reso finalmente ufficiale l’Inno di Mameli.
Dalla partitura dell’inno, il cui originale è conservato all’interno del museo, partiranno le riflessioni di Cesare Chiesa, segretario generale della Fondazione Bersezio e di Mauro Bouvet, coordinatore delle edizioni del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. A seguire verrà proiettato il docufilm “Il Canto degli Italiani” del musicista Maurizio Benedetti. L’attore e regista Mario Brusa leggerà alcune poesie di Goffredo Mameli e il professor Paolo Bianchini dell’Università di Torino spiegherà la funzione educativa dell’Inno nazionale. Umberto D’Ottavio, infine, interverrà per spiegare il tormentato iter legislativo che ha portato alla definitiva consacrazione de ” Il Canto degli Italiani”.