ASTI – Il mondo contadino dell’Ottocento e del Novecento. Si rivivrà l’atmosfera di quell’epoca nel Festival delle Sagre Astigiane che domenica 9 settembre festeggerà la quarantacinquesima edizione. Sono centinaia di migliaia le persone che ogni anno, attratte da una manifestazione unica nel suo genere, accorrono ad Asti per respirare le atmosfere di tempi antichi. Si inizierà di prima mattina, alle 9,15 circa, con la sfilata storica nelle vie cittadine animata da circa 3000 figuranti in costumi d’epoca, a piedi, sui carri trainati da buoi piuttosto che dai roboanti trattori “a testa calda”.
Ogni paese dell’Astigiano, attraverso la sua Pro Loco, metterà in scena il lavoro nei campi, i mestieri, le feste contadine e i riti religiosi, dalla vendemmia al battesimo, dalla battitura del grano alla festa di leva. La sfilata storica terminerà in piazza Del Palio dove saranno allestite decine di casette, una per ciascuna Pro Loco, che disegneranno i confini del villaggio che arriverà ad ospitare fino duecentomila persona provenienti dall’Italia e dall’estero.
I piatti saranno più di 80 tra antipasti, primi, secondi e dolci. Verranno proposte esclusivamente delle ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione e cucinate con materie prime del territorio astigiano.
Non mancheranno agnolotti, risotti, tagliatelle e polente negli abbinamenti più vari. Ma neanche i grandi secondi della tradizione monferrina, come i bolliti, il fritto misto, la bagna cauda e tanti altri piatti quasi ormai scomparsi dai menu dei ristoranti piemontesi. Tra questi la “puccia”, soffice polenta sciolta nel minestrone di fagioli e condita con burro e formaggio, o il “baciuà”, lo zampino di maiale lessato, aromatizzato nell’aceto e fritto.
Innumerevoli saranno anche le proposte dei dolci: dalle creme ai biscotti, dal bunet alle torte. Il villaggio gastronomico aprirà al pubblico sabato 8 settembre dalle 18,30 fino alle 23,30 con i dolci che verranno serviti fino alle 24 e domenica 9 settembre dalle 11,30 fino alle 22.