Apre a Chieri la sezione Chierese di Slow Food
Chieri, 15 ottobre 201. Promuovere i prodotti locali, facendo attenzione all’ambiente e premiando le aziende etiche. Nasce con questo obiettivo, seguendo la filosofia del marchio capostipite, la sezione delle Colline Torinese e Chierese di Slow Food, che domenica 15 ottobre a Chieri, negli spazi di Cascina Lautier, inaugurerà ufficialmente le attività.
L’appuntamento è alle 18, in strada Baldissero 21. L’evento è organizzato da Slow Food Torino, con la partecipazione dei Maestri del Gusto: «Dopo un percorso iniziato sei anni fa siamo giunti alla prima tappa ufficiale – spiega Roberto Venturini responsabile della neonata sezione Chierese e membro del direttivo della condotta di Slow Food Torino Centro – E’ un punto di partenza per un lavoro di condivisione e partnership con le realtà locali proprio per diffondere i valori con cui è nato il progetto Slow Food, per lavorare accanto ai produttori che seguono la via del “buono, pulito e giusto”. Abbiamo voluto creare una sezione locale perché riteniamo che la filosofia che ci contraddistingue potrà essere da supporto a quello che già di meraviglioso abbiamo in questo territorio».
All’inaugurazione parteciperanno i Maestri del Gusto: Pasticceria Avidano (Chieri), Azienda Vitivinicola Rossotto (Cinzano), Azienda Vitivinicola Balbiano (Andezeno), Cascina Fontanacervo (Villastellone), Cascina Savoiarda (Pralormo), Panetteria Fabaro (Poirino), Birrificio Grado Plato (Chieri), Pasticceria Molineris (Carmagnola), Pastificio Virgilio (Torino) e gli Chef dei ristoranti: Giudice – chef Carmelo Damiano, La Cloche – chef Walter Eynard, Fra Fiusch – chef Ugo Fontanone, Geranio – chef Christian Mandura, Cascina Lautier – Chef Christian Balzo che coinvolgeranno i partecipanti in un’importantissima iniziativa appena presentata al Congresso Internazionale di Slow Food a Chengdu: Menu for Change. (Ingresso: 12 euro per i soci Slow Food, 15 euro ospiti dei soci. Il costo comprende la degustazione dei prodotti ospiti e un gettone per un calice di vino o birra).
«Il pianeta è sempre più caldo, i fenomeni eccezionali sono sempre più frequenti e le previsioni non lasciano ben sperare – spiega Leo Rieser tra i fondatori della condotta torinese – E con le temperature e il clima, cambiano anche gli ecosistemi e le attività umane. Ma ognuno di noi può fare molto a partire dalla scelta del nostro cibo quotidiano. La prima delle tre sfide poste dalla campagna Menu for Change è scegliere il cibo locale, sostenibile e di stagione. Obiettivo insito in Slow Food che dalla sua fondazione vuole proprio recuperare le eccellenze».
La nascita della sezione Chierese ha quindi lo scopo di essere sempre più vicina ai territori: «Quello che ci prefiggiamo è di connettere tra di loro sempre più realtà locali e far crescere quelle realmente etiche – rammenta Venturini – Troppo spesso per mera speculazione si predilige il basso costo, rinunciando alla qualità e al benessere delle persone. O peggio si sceglie il più costoso “per moda”, senza fare attenzione alla qualità del prodotto. E noi vogliamo distaccarci da questo modo di vedere il commercio. Sia i soci Slow Food che ogni realtà vicina ai suoi valori possono farsi promotori di questa etica, creando un cantiere di idee e progetti da realizzare insieme. Perciò quale occasione migliore, se non questa, per accettare la prima sfida e dimostrare tutti insieme che un cambiamento è possibile?»
Un cantiere è già in fase di apertura: «Tra un mese vogliamo far partire la prima iniziativa della sezione Chierese – annuncia Venturini – Si tratta dei “Mercati della Terra”, una sorta di mercato rionale a cadenza mensile con i prodotti delle aziende della zona. Per far conoscere non solo chi produce, ma anche le attività che con quei produttori creano i propri alimenti: ristoranti, pasticcerie, gastronomie. Un modo per tracciare e dare un volto alla filiera corta e provare a mettersi nei panni dei produttori che con fatica ogni giorno continuano a perseguire obiettivi etici».