di Debora PaseroTributo a The Boss
Chieri, 26 maggio 2017. Il mito di uno “sfuggente sogno americano”; la libertà delle infinite autostrade contrapposta all’oscurità opprimente delle strade di periferia, dove giovani amanti si fanno promesse di una vita migliore; la dura esistenza dei lavoratori e dei disoccupati, la difficile convivenza in un crogiuolo di etnie e popoli diversi; infine la ricerca perenne di una Terra Promessa. Tutto questo è l’universo delle canzoni di Bruce Springsteen, che venerdì sera alle 21 salirà sul palco del Teatro Duomo Via Balbo angolo vicolo Tepice per Bubbles la rassegna teatrale dell’Accademia Folli organizza insieme al Comune di Chieri. In scena Carlo Roncaglia, Enrico De Lotto, Paolo Demontis, Donato Stolfi con la regia di Carlo Roncaglia e i testi di Emiliano Poddi. Costo del biglietti 13 euro, ridotto con prenotazione 10 euro. (Prenotazioni)
Lo spettacolo spazia dall’appassionata ricerca giovanile di “Growin’ up” all’amara constatazione della maturità di “The Ghost of Tom Joad”, il concerto, di ispirazione semi-acustica, con il tentativo di tracciare un profilo inusuale del grande artista, attraverso canzoni note e meno note.
Uno spettacolo emozionante con cui l’Accademia dei Folli omaggia il musicista americano e ne crea un ritratto a partire dagli albori della sua carriera, quando ancora nessuno lo chiamava The Boss.
Bruce Springsteen traccia, con le sue canzoni e con la sua stessa vita, la parabola di un grande romanzo americano, e Growin’ up racconta com’è cominciato tutto. Lo spettacolo rappresenta il primo capitolo di questo strepitoso romanzo: prima della consacrazione definitiva di Born to Run, prima ancora che il critico Jon Landau scrivesse: «Stasera ho visto il futuro del rock ’n’ roll: il suo nome è Bruce Springsteen».
Growin’ up non nasce con l’intento di raccontare, come se fosse una biografia. È un percorso fatto di canzoni, parole, melodie e aneddoti di uno dei più grandi protagonisti del panorama musicale mondiale che, negli ultimi decenni, ha influenzato e affascinato intere generazioni.
Vittoria Savino 
Redazione 