L'”ultimo dei poeti” presenta la sua “ultima fatica” al Bookstore Mondadori di Chieri
CHIERI, 1 marzo 2017. Guido Catalano, il poeta irriverente e scanzonato, ma dalla perspicacia filosofica capace di fermare e spiegare le incongruenze, gli affanni e gli amori della società moderna, sbarca a Chieri, mercoledì 1 marzo, per presentare la sua ultima fatica: Ogni Volta Che Mi Baci Muore Un Nazista edito da Rizzoli.
Ad accompagnarlo nella mini-maratona poetica, dalle 18.00 alle 19.00, proposta dal Bookstore Mondadori di via Vittorio Emanuele II, 42/b, sarà Enrico Pastore. Seguirà firma copie.
Nato a Torino nel 1971, a 17 anni Guido Catalano decide che vuol diventare una rockstar, più tardi ripiega sulla figura di poeta professionista vivente, in grazia di maggiori posti liberi. Con Miraggi Edizioni, casa editrice torinese, pubblica sei libri di poesie: le raccolte Ti Amo Ma Posso Spiegarti e Piuttosto Che Morire Mi Ammazzo vendendo moltissime copie e stupendo gli addetti ai lavori. Nell’anno del Grande Gombloddo, la lobby dei poeti lo accusa di essere un cabarettista, la loggia dei cabarettisti di essere un poeta, al termine della dura battaglia pronuncia la storica frase: “Anche Montale andava un sacco a capo”. Dopo una serie infinita di letture pubbliche in tutta Italia, la grande presa di coscienza: “Per essere un poeta son troppo di buon umore”. Nonostante i suoi sorrisi fuori luogo, rimane vittima di un passaparola caino e i suoi versi iniziano a diffondersi sui social, nei bar delle periferie, nei circoli Arci, nelle librerie, sui palchi dei centri sociali, nei festival letterari e anche in quelli musicali. Conquista anche i palchi dei teatri e dei live club più importanti d’Italia e nel frattempo continua a far limonare un sacco, ma proprio un sacco, di persone. Nel febbraio 2016 pubblica per Rizzoli, il primo romanzo dell’ultimo dei poeti, D’Amore Si Muore, Ma Io No. Per l’occasione dichiara alla stampa: “Chiedermi di scrivere un romanzo è come chiedere a uno che ha sempre corso i 100 metri di tentare la maratona. Ma io amo le sfide e spero che, crampi a parte, questo libro possa regalarmi anche qualche soddisfazione”. Parte per il suo Grand Tour, dopo più di cento date e 34.000 km percorsi, scopre il Voltaren® e si ritira a vita solitaria nella sua dimora torinese. Mentre recupera dalle fatiche e dall’acido lattico, dà forma alla sua nuova raccolta Ogni Volta Che Mi Baci Muore Un Nazista. A novembre 2016 arriva sugli schermi del 34° Torino Film Festival con la pellicola Sono Guido E Non Guido, un mockumentary, firmato da Alessandro Maria Buonomo per Elianto Film e Fargo Film, che lo vede protagonista assieme al suo alter ego Armando Catalano.