UN PROGETTO DI

Una raccolta fondi per la Casa del Popolo

di Debora Pasero Ott 2, 2015

Una raccolta fondi per la Casa del Popolo

CHIERI, 3 ottobre. Rischia di chiudere, o meglio essere venduta la storica Casa del Popolo di via Avezzana, 24. Costruita negli anni 50, dagli iscritti chieresi al Partito Comunista, l’edificio dopo essere stato eretto venne regalato al Pci. Ora dopo varie iscrizioni ipotecarie è in corso una procedura di pignoramento dell’immobile da parte delle banche, che hanno  l’intenzione di vendere all’asta la casa.

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Così il circolo di Rifondazione Comunista di Chieri, insieme al Gap la Poderosa stanno lanciando una raccolta fondi per sostenere le spese legali per la difesa del legittimo possesso dell’edificio.

Sabato 3 ottobre, nella Casa Popolo dalle 19,30 è in programma una conferenza stampa per il lancio dalla campagna di sensibilizzazione “Salviamo la Casa del Popolo“. Interverrano Roberto Preve, avvocato, Ezio Locatelli, segretario provinciale Partito rifondazione comunista e Fabio Panero segretario regionale Partito rifondazione comunista.

Seguirà una cena di autofinanziamento. Il menù prevede pasta fresca ai funghi(o al sugo per chi non ama i funghi), brasato al nebbiolo con contorno di patate al forno, oppure per i vegetariani brasato di muscolo di grano con patate al forno, pere al vino e cioccolato. Costo 20 euro. (bambini gratis, riduzioni per disoccupati e studenti). Vino, birra, caffè e bibite comprese.
Dopo cena musica e canti popolari e il mercatino delle “pulci rosse”.

Obbligatoria la prenotazione ai numeri 339.25.22.115 SARA –  331.121.23.50 BENEDETTO –  349.29.81.451 LUIGI o mandare via e-mail a rifcomchieri@gmail.com

La Casa del Popolo di Chieri oltre ad essere memoria storica del chierese è anche memoria architettonica. In tutta Italia  ne esistono solo due uguali ad opera dell’architetto Biagio Garzena (1929-1989), professore per molti anni alla facoltà di architettura di Torino.

Nella Casa del Popolo hanno avuto luogo tantissime attività editoriali e culturali e sociali, che di anno in anno sono andate crescendo, dimostrando la necessità di mantenere aperto un luogo di aggregazione.

Le associazioni che ora la stanno mantenendo hanno quindi promosso una causa per uso capione, ma un giudice con le prime due sentenze si “schierato” con le banche permettendo di mettere all’asta l’immobile e procedere con un’ordinanza di sgombero.

 

E’ possibile partecipare alla raccolta di fondi per le spese legali versando un contributo a Banca Popolare Etica – IBAN IT36F0359901899050188530473 BIC/SWIFT: CCRTIT2TXXX o tramite DONAZIONE Paypal o con carta di credito

Maggiori informazioni su www.salviamolacasadelpopolo.135.it 

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Debora Pasero

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