Questa conclusione è arrivata al termine della ricerca condotta dall’Oms(Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha pubblicato le linee guida per i rischi di salute legati alle abitazioni. Secondo questo documento, infatti, se le condizioni e le qualità della casa sono scarse possono favorire l’insorgere di malattie respiratorie come l’asma, patologie cardiovascolari, lesioni, malattie mentali ed infettive, come tubercolosi, influenzae diarrea.
Secondo l’Oms, inoltre, migliorando le condizioni abitative si possono salvare vite, prevenire le malattie, ridurre la povertà e anche aiutare a mitigare l’impatto del cambiamento climatico. Gli interventi sono resi ancora più importanti visto che la popolazione nelle città è destinata a raddoppiare entro il 2050. La popolazione è sempre di più formata da anziani che trascorrono la maggior parte del loro tempo tra le mura domestiche.
Nel documento, inoltre, sono presenti raccomandazioni su come agire su spazi inadeguati ed affollati, temperature interne troppo basse o alte, i pericoli di tensione e l’accessibilità alle persone con disabilità. Secondo l’Oms, ad esempio, nelle zone con dei climi freddi la temperatura interna più sicura per proteggere la salute dovrebbe essere intorno ai 18°. Viceversa, invece, nelle aree con climi caldi vanno adottate delle strategie per evitare un eccesso di calore, deleterio per la salute delle persone, in particolare di bambini ed anziani.
Sono presenti all’interno delle linee guida proposte dall’Oms anche degli interventi migliorativi, come per esempio installare isolanti termici efficienti e sicuri per migliorare la temperatura interna, il consumo di energia e le emissioni di carbonio.
L’Oms, inoltre, fornisce anche delle linee guida sulla qualità dell’aria, su amianto, piombo, fumo di sigarettae radon. Quest’ultimo è un gas che si concentra prevalentemente nei luoghi con scarsa ventilazione. E’ un gas nobile, chimicamente inerte, inodore, incolore e insapore. Non può pertanto percepito dai sensi umani ma è altamente nocivo, in quanto se inalato può avere effetti letali sulle vie respiratorie. Il radon, infatti, è uno dei principali responsabili dei tumori polmonari, il primo in particolare per i non fumatori.