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Ottobre Rosa a Torino nuove frontiere nella lotta al tumore al seno

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Il tumore al seno rappresenta la neoplasia più diagnosticata in Italia, con circa 56.000 nuovi casi ogni anno. Si stima che una donna su sette svilupperà questa malattia nel corso della propria vita. Sebbene l’incidenza di questa patologia continui ad aumentare, è incoraggiante notare che la mortalità sta calando significativamente, con una diminuzione annuale dell’0,8%. Questi progressi sono il risultato di continui avanzamenti nella medicina e nella tecnologia, che consentono diagnosi precoci e terapie sempre più mirate e personalizzate.

Tuttavia, un aspetto preoccupante del tumore al seno è la sua tendenza alla recidiva, che può manifestarsi anche anni dopo la prima diagnosi. Attualmente, circa 40.000 donne italiane si trovano a dover affrontare questa sfida. La maggior parte dei tumori recidivi presenta recettori ormonali, come quelli per l’estrogeno e il progesterone, per i quali esistono trattamenti efficaci, come l’ormonoterapia e la chemioterapia. Tuttavia, la resistenza a questi trattamenti è un problema in crescita, spingendo la ricerca verso approcci innovativi.

Uno di questi approcci è la biopsia liquida, un semplice esame del sangue che permette di analizzare il materiale genetico rilasciato dal tumore nel circolo ematico. Questa tecnica fornisce informazioni preziose sulle alterazioni molecolari del tumore e può aiutare a determinare se la neoplasia è cambiata a causa delle terapie precedenti, favorendo un approccio prognostico e terapeutico sempre più personalizzato.

Torino si tinge di rosa per sensibilizzare alla prevenzione

Per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica su questi temi cruciali, il 19 ottobre alle 15:00, la Galleria San Federico di Torino si tingerà di rosa per ospitare il convegno “Nuove frontiere del tumore della mammella: una goccia di sangue per un mare di informazioni sulla prognosi e sulla risposta alle terapie.” L’evento, patrocinato dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla Città della Salute e della Scienza di Torino, avrà un’importanza significativa nel diffondere informazioni vitali e aggiornamenti sui progressi nella lotta contro il tumore al seno.

A seguire, alle 17:15, si terrà una sfilata di moda in cui donne operate indosseranno capi di prestigiose marche, come Oscalito Maglificio Po, Bushù, TooBe Torino e Valentina Laganà. Questa iniziativa non solo celebrerà la forza e la resilienza delle donne che affrontano questa malattia, ma servirà anche a raccogliere fondi e supporto per la ricerca e la prevenzione.

La ricerca contro il tumore al seno

Presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, ogni anno vengono trattate circa 800 donne con patologie mammarie, e si stima che oltre il 30% di queste possa sperimentare una recidiva. La professoressa Isabella Castellano, responsabile della Diagnostica senologica ad alta complessità, sottolinea l’importanza della biopsia liquida nel fornire informazioni cruciali sui geni del tumore e sulla risposta alle terapie, permettendo l’impiego di farmaci specifici per arrestare la crescita neoplastica.

«Il nostro Centro, il Laboratorio di Anatomia Patologica della Città della Scienza e della Salute della Città di Torino si è posto l’obiettivo di mettere a punto sistemi diagnostici avanzati che utilizzano metodiche all’avanguardia di Next Generation Sequencing (NGS) mediante le quali, attraverso lo studio della biopsia liquida e quindi di un prelievo di sangue, si potranno ricavare decine di informazioni sui geni presenti nel tumore su come questi impattino sulla prognosi e soprattutto su come rispondano alle terapie consentendoci quindi, con specifici farmaci, di arrestare la crescita neoplastica» – sostiene la Professoressa Isabella Castellano, responsabile della Struttura “Diagnostica senologica ad alta complessità” afferente all’Anatomia Patologica della Città della Scienza e della Salute di Torino.

In merito all’innovazione della biopsia liquida, il professor Massimo Segre, presidente della Fondazione Ricerca Molinette, afferma: «La biopsia liquida rappresenta una vera e propria rivoluzione nella diagnosi e nel monitoraggio delle neoplasie. Essa può sostituire esami più invasivi e rischiosi, consentendo un approccio più sicuro e meno stressante per le pazienti».

L’impegno per la ricerca continua, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle pazienti e potenziare le possibilità di guarigione attraverso trattamenti sempre più innovativi e personalizzati.


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