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Ferro e sport: perché è essenziale per il tuo corpo

ferro e sport

Il ferro è uno degli elementi più importanti per il nostro corpo e la sua funzione diventa ancora più rilevante quando si parla di sport e attività fisica. Questo minerale mantiene alti i livelli di energia, nella produzione di ossigeno e nel rafforzamento del sistema immunitario. Per gli appassionati di sport, soprattutto di endurance, conoscere l’importanza del ferro è importante per ottimizzare le performance, migliorando il benessere generale.

Le proprietà del ferro

Il ferro è il protagonista silenzioso di molte funzioni vitali. È un componente fondamentale dell’emoglobina. Quella proteina, cioè, che permette ai globuli rossi di trasportare l’ossigeno dai polmoni ai muscoli e agli organi vitali. Non è però finita qui. È, infatti, un elemento chiave della mioglobina, che rifornisce i muscoli di ossigeno per permettere loro di concentrarsi durante l’attività fisica. Questo minerale, inoltre, è essenziale per i processi di produzione energetica nei mitocondri, dove si crea l’energia che il nostro corpo utilizza per tutte le sue funzioni.

In altre parole, non solo aiuta a trasportare l’ossigeno necessario per l’attività fisica, ma fornisce anche il carburante per l’energia muscolare. Si contribuisce, così, alla protezione contro le infezioni.

Un alleato sorpresa: la vitamina C

In natura, il ferro si trova in due forme principali: ferro eme e non-eme. Il primo si trova principalmente negli alimenti di origine animale. Dalla carne rossa, pesce a fegato e interiora. Il secondo è presente, invece, negli alimenti vegetali come legumi, spinaci, avena, frutta secca e cereali integrali.

Per migliorarne l’assorbimento, una combinazione con alimenti ricchi di vitamina C può essere un grande aiuto. Quest’ultima, infatti, aiuta il corpo ad assorbire meglio il minerale rendendo l’assunzione più efficace.

Carenza di ferro, come integrarlo?

Una carenza di ferro può manifestarsi con sintomi come affaticamento, fiato corto anche a riposo, insonnia e irritabilità. Questi segnali possono essere particolarmente dannosi per chi pratica sport. Vanno a compromettere la performance e portare stanchezza generale, riducendo l’efficacia durante l’allenamento. Nei casi più gravi, una mancanza cronica del minerale può evolvere in anemia. Una condizione che riduce il trasporto di ossigeno e rende ancora più difficile il recupero e l’attività fisica.

Per evitare che un deficit influenzi il benessere fisico generale, si possono adottare misure preventive oltre che sapere come misurare i propri livelli di sangue.

Il metodo più preciso è la rilevazione tramite gli esami del sangue. Il test per misurare la quantità di ferro disponibile è la sideremia. Tuttavia, l’autovalutazione dei sintomi può essere il primo segnale utile per identificare eventuali carenze. Affaticamento e stanchezza persistenti, fiato corto, difficoltà nella concentrazione o palpitazioni e vertigini sono segnali a cui, soprattutto gli sportivi, dovrebbero prestare attenzione.

Se i test o i sintomi suggeriscono una carenza di ferro, bisogna affidarsi a un professionista della salute per l’interpretazione dei risultati e la definizione di un piano d’azione. L’integrazione di ferro dovrebbe essere sempre prescritta da un medico. Se in eccesso, infatti, può avere delle ricadute dannose per il corpo.

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Vittoria Savino

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