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Come si combatte la ritenzione idrica?

ritenzione idrica

La ritenzione idrica è un problema che può essere causato da moltiplici fattori. Ad esempio può essere la conseguenza di patologie gravi come le disfunzioni renali o cardiache, reazioni allegoriche oppure infiammazioni. In alcuni casi, però, può essere causato da uno stile di vita sedentario e poco sano.

Ritenzione idrica: da cosa è causata

La ritenzione idrica si verifica quando l’organismo trattiene i liquidi, che ristagnano nelle zone in cui si accumula il grasso come l’addome, le cosce e i glutei. Se si soffre di ritenzione idrica si crea un edema, un rigonfiamento anomalo, e si altera la circolazione venosa e linfatica che insieme ai liquidi accumulati può provocare la dispersione di tossine che alterano il metabolismo. 

La ritenzione idrica è un problema molto diffuso, soprattutto tra le donne, e può incidere negativamente  su chi è sovrappeso perché favorisce appunto l’accumulo dei liquidii.

Come si cura

Questo problema può essere corretto seguendo uno stile di vita sano e identificando le cause che favoriscono l’accumulo di liquidi. In assenza di patologie importanti, ci sono alcuni comportamenti che possono aggravare la ritenzione idrica come il fumo, un largo consumo di cibi salati, abuso di farmaci e caffè e rimanere in piedi per periodi prolungati.

Un’arma per combattere la ritenzione idrica, oltre ad adottare uno stile di vita sano, è fare attività fisica in modo costante. Infatti muoversi è un ottimo modo per favorire il microcircolo, in particolare fare una camminata all’aria aperta aiuta a rinforzare la muscolatura e a drenare i liquidi. Bisogna ricordare che il potenziamento muscolare aiuta a combattere e correggere numerose problematiche.

Per quanto riguarda gli alimenti, si consiglia una dieta ad alto contenuto di fibre e il consumo di frutta e verdura di stagione. Anche l’acqua gioca un ruolo fondamentale, infatti si consiglia di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.

Prima di intraprendere una qualunque dieta è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia. 

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Enrico Defilippi

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