Il salmone è un alimento dalle innumerevoli proprietà ma allo stesso tempo è opportuno non abusarne. Questo pesce è consigliato dai medici e dai nutrizionisti soprattutto alle future mamme per il loro benessere e dei loro bambini. In particolare le donne in dolce attesa dovrebbero prediligere il salmone fresco o marinato ma dovrebbero assolutamente evitare quello affumicato che presenta un più alto rischio di contaminazione dal batterio Listeria monocytogenes
Premesso che il salmone selvatico è pressoché introvabile, perché è una specie che si sta rapidamente riducendo, è bene sapere che gli allevamenti intensivi sono enormemente sovrappopolati e realizzati in un ambiente giocoforza circoscritto entro cui la materia reflua ristagna. I nostri bei pesci, con densità fino a 18 kg per metro cubo, nuotano in un brodo di liquami dove si sviluppano batteri, parassiti e svariate tossine.
Per tenere sotto controllo gli agenti patogeni nelle itticolture, l’uso degli antibiotici, disinfettanti e pesticidi è una pratica non sporadica, ma c’è di più: per dare alle carni quel bel colore rosato viene spesso immesso colorante nei mangimi.
Il salmone, una volta cibo raro e prezioso, è ora un prodotto di largo consumo e per alimentare tutte queste migliaia di tonnellate di esemplari vengono utilizzate farine proteiche, specie pesci in quantità enormi, fatto che rende poco ecologica questa pratica, ma anche derivati animali, maiali compresi.
Quindi, benché il salmone sia una fonte indiscussa di Omega 3, bisognerebbe non abusarne nel consumo per via dei residui di inquinanti che inevitabilmente dobbiamo ingerire insieme alle sue carni.
L’Omega 3 e i grassi polinsaturi in esso contenuti, tuttavia, svolgono una funzione molto importante nel nostro organismo, perché esercitano una funzione protettiva nei confronti varie malattie. Alcuni studi hanno dimostrato che questi grassi possono perfino contribuire alla prevenzione dei tumori.
I grassi polinsaturi del salmone permettono di ridurre il declino delle capacità mentali, inoltre hanno un potenziale effetto antidepressivo. Gli acidi grassi permettono di abbassare il livello del colesterolo nella sua quantità complessiva. Allo stesso tempo riescono ad alzare il livello del colesterolo “buono”, esercitando un’azione di protezione nei confronti del sistema cardiovascolare.
Il salmone, infine, riesce ad apportare anche grandi quantità di vitamina D, fondamentale per favorire l’assorbimento di calcio e la mineralizzazione dello scheletro. Questo alimento è infatti molto valido anche per contrastare l’osteoporosi.