Rendere accessibile gli spazi della quotidianità a chi ha una disabilità visiva. Si chiama “Il Piemonte al mio fianco” il progetto promosso dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) – Consiglio Regionale del Piemonte, che si occupa di rendere più accessibili molteplici ambiti della vita quotidiana, dalla sanità all’istruzione, attraverso un approccio multidisciplinare.
In Italia, circa 2 milioni di persone hanno una disabilità visiva, ciononostante, l’inclusione e la diversità nel nostro Paese risulta ancora insufficiente. Nel 2022, ad esempio, è risultato che solo il 35% dei siti web istituzionali hanno pubblicato la propria dichiarazione di accessibilità, nonostante la normativa italiana.
Le persone con disabilità visiva spesso incontrano difficoltà nell’accedere a ospedali e servizi sanitari. Per rispondere a queste esigenze, in Piemonte, sono stati organizzati moduli formativi rivolti a personale medico e infermieristico, con l’obiettivo di illustrare le modalità più efficaci per accogliere e assistere i pazienti ciechi o ipovedenti durante tutto il percorso di cura. A questo programma, che ha beneficiato del sostegno economico della Regione Piemonte e del supporto della Rete Regionale contro le Discriminazioni, hanno partecipato 71 operatori sanitari, coinvolti in attività teoriche e pratiche che hanno simulato situazioni reali.
I vari ambiti di “Il Piemonte al mio fianco”
Garantire un soccorso adeguato durante le emergenze rappresenta una priorità per le persone con disabilità visiva. In quest’ottica, il progetto ha promosso corsi formativi per 156 operatori della protezione civile nelle province di Alessandria, Cuneo, Pinerolo e Vercelli. Le sessioni hanno fornito istruzioni pratiche sui comportamenti da adottare in caso di emergenza, con dimostrazioni specifiche per assistere chi non può vedere.
«“Il Piemonte al mio fianco” è stato un progetto ambizioso e affascinante – commenta il presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore – Abbiamo cercato di formare diverse figure professionali sui temi della disabilità visiva, con l’obiettivo di accrescere l’attenzione, la sensibilità e la preparazione di coloro che interagiscono a vario titolo con le persone cieche e ipovedenti.»
L’accesso all’istruzione rappresenta uno dei principali ostacoli per gli studenti ciechi e ipovedenti, a causa di problemi legati alla carenza di insegnanti specializzati e di strumenti adeguati. Il progetto ha coinvolto oltre 100 insegnanti in percorsi di formazione volti a migliorare l’autonomia scolastica degli studenti con disabilità visive. Gli insegnanti hanno appreso l’uso del codice Braille e di ausili tecnologici avanzati, fondamentali per garantire il diritto allo studio.
Le innovazioni tecnologiche hanno aperto nuove opportunità per le persone con disabilità visiva. Attraverso incontri organizzati nelle sezioni UICI del Piemonte, molti partecipanti hanno acquisito familiarità con strumenti utili per l’autonomia personale, come applicazioni per il riconoscimento dei colori, assistenti vocali, soluzioni domotiche e dispositivi di supporto alla mobilità. Questa iniziativa ha avuto un impatto particolarmente significativo sulle persone anziane, meno abituate alle nuove tecnologie.
Prosegue Lepore: «Abbiamo fornito una serie di suggerimenti per eliminare le barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali che ancora oggi impediscono la piena inclusione delle persone con disabilità. Il fine ultimo del progetto è stato quello di migliorare la condizione delle persone con disabilità nelle varie sfere della vita quotidiana.»
Prevenire discriminazioni
Un altro pilastro del progetto è stata la sensibilizzazione sul tema della discriminazione verso le persone con disabilità. Sono stati organizzati incontri nelle sezioni UICI per informare la cittadinanza sulle diverse forme di discriminazione e sui meccanismi di tutela disponibili. Queste occasioni hanno permesso anche di rafforzare la collaborazione con i nodi provinciali antidiscriminazione, promuovendo una rete più solida di supporto.
«In Piemonte stiamo rafforzando un cambio di mentalità importante – dichiarano il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone –Ancora troppo spesso le discriminazioni riguardano l’accesso ai servizi per le persone con disabilità, per questo motivo abbiamo scelto di destinare le risorse per i progetti anti-discriminazione al superamento di queste barriere. La lotta alle discriminazioni si fa garantendo finalmente l’accesso ai servizi»
Il progetto “Il Piemonte al mio fianco” ha rappresentato un passo importante per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visiva, puntando su formazione, sensibilizzazione e innovazione. Gli interventi nelle cinque aree chiave hanno contribuito a rendere il Piemonte un territorio più inclusivo e attento alle esigenze delle persone cieche e ipovedenti. Sebbene la strada sia ancora lunga, i risultati ottenuti dimostrano che un percorso virtuoso è stato avviato, con l’obiettivo di garantire pari diritti e opportunità a tutti.