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Mer. Dic 4th, 2024

Il viaggio della Disabilità in Piemonte

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In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il Piemonte si racconta con esempi virtuosi che dimostrano come la disabilità possa andare oltre le barriere. Tra questi, spicca il progetto Viaggio Italia di Luca Paiardi e Danilo Ragona, che hanno percorso due tratti accessibili della Via Francigena, trasformando il cammino in un simbolo di resilienza. Allo stesso tempo, iniziative come il Fondo Regionale Lavoro e Disabilità e il nuovo corso universitario CUAP dimostrano l’impegno della Regione nel garantire pari opportunità a tutti i cittadini.

Un cammino di accessibilità e condivisione

La Via Francigena, itinerario millenario che attraversa anche il Piemonte, è stata scelta da Luca e Danilo non solo per la sua bellezza, ma per la sua capacità di raccontare storie di connessione. Grazie al progetto Via Francigena For All, promosso dalla Regione Piemonte, due tratti del cammino – Ivrea-Viverone e Villar Focchiardo-Avigliana – sono stati resi accessibili a tutti. Questo ha permesso a Luca e Danilo, entrambi in sedia a rotelle, di testare percorsi e infrastrutture, dimostrando che un turismo inclusivo è non solo possibile, ma necessario. I due tratti Ivrea-Viverone e Villar Focchiardo-Avigliana sono stati adattati per garantire un’esperienza accessibile anche a persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive. La loro esperienza ha messo in luce quanto sia importante abbattere barriere fisiche e culturali, rendendo ogni viaggio un’opportunità di incontro e scoperta.

Il loro lavoro, parte del più ampio progetto Viaggio Italia Around the World, racconta che la disabilità non deve essere vista come un limite, ma come una prospettiva da cui ripensare le relazioni umane e il turismo. Attraverso la Via Francigena, Luca e Danilo hanno dimostrato che percorsi storici e culturali possono diventare modelli di inclusione, se adeguatamente sostenuti da politiche e interventi strutturali.

Italia ed estero: il confronto sulla disabilità

Il Piemonte si muove in un panorama globale dove l’accessibilità varia significativamente da Paese a Paese. In Europa, nazioni come Danimarca, Svezia e Paesi Bassi sono considerate modelli di turismo inclusivo, e città come Berlino e Vienna garantiscono esperienze senza barriere. In Italia, nonostante iniziative come Bandiera Lilla, l’offerta turistica accessibile soddisfa solo il 25-35% della domanda. Con circa 13 milioni di persone con disabilità, pari a un cliente su cinque, il turismo accessibile rappresenta non solo una necessità etica, ma anche una grande opportunità economica.

Dopo aver percorso la Via Francigena, Luca e Danilo hanno portato il loro messaggio di inclusione anche oltre i confini italiani, viaggiando in Malesia e Thailandia. Qui hanno attraversato 2.000 chilometri, dimostrando che la disabilità non deve mai rappresentare un limite alla scoperta del mondo.

La loro esperienza, e l’impegno del Piemonte, testimoniano che l’accessibilità non è solo un valore, ma una realtà che migliora la vita di tutti.

L’inclusione lavorativa come motore di cambiamento

Sono diverse le iniziative che nella Regione Piemonte promuovono l’accesso al lavoro come strumento fondamentale per l’autonomia personale e sociale. È proprio di oggi la notizia del lancio della seconda edizione del corso universitario di aggiornamento professionale (CUAP), promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, per formare 50 nuovi operatori specializzati nel diritto al lavoro per persone con disabilità.

Finanziato con 120 mila euro del Fondo Regionale Lavoro e Disabilità per il 2024-2025, il corso rappresenta un passo avanti nell’applicazione concreta dell’articolo 27 della Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità. La prima edizione ha formato 50 professionisti, con risultati significativi nel sostegno a persone che affrontano barriere cognitive, comunicative e relazionali. Il corso, che inizierà il 24 gennaio 2025, punta a creare esperti nell’approccio place and train, favorendo il collocamento diretto delle persone con disabilità, supportandole con percorsi personalizzati.

Come ha sottolineato l’assessore al lavoro del Piemonte Elena Chiorino: «La disabilità non può e non deve essere un ostacolo. Il nostro obiettivo è abbattere ogni barriera per costruire una società che riconosca la forza e il talento di ogni persona».

Un Piemonte all’avanguardia

Questi esempi testimoniano come il Piemonte stia investendo in progetti concreti per l’inclusione, non solo nel turismo ma anche nell’istruzione e nel lavoro. Negli ultimi anni, il Fondo Regionale Lavoro e Disabilità è stato quadruplicato, passando da 20 del triennio 2016-2018 a 78,8 milioni di euro, finanziando iniziative come il Buono Servizi Lavoro, che ha coinvolto 5.503 persone e attivato 1.271 contratti stabili e un investimento di 13 milioni di euro. Anche in ambito scolastico, sono stati investiti 9,5 milioni di euro per garantire trasporto e assistenza agli studenti con disabilità.

Inoltre, il programma Percorsi#Possibile, con un investimento di 2,2 milioni di euro, sta avviando 570 percorsi personalizzati in 70 scuole piemontesi per promuovere il raccordo tra scuola e lavoro. Anche il sostegno al bilinguismo italiano/LIS ha visto la realizzazione di 49 progetti dal 2020, per un totale di quasi 1,3 milioni di euro.


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By Debora Pasero

Giornalista, ceo di Scoprinetwork Srl, appassionata di comunicazione politica e d'impresa, da vent'anni ogni mattina mi nutro di pane e comunicazione

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