Vardirex 2023 l’esercitazione su tre regioni italiane per due diversi scenari emergenziali, uno idrogeologico in Piemonte e l’altro con la prova di un incendio boschivo in Abruzzo. Vardirex 2023 (acronimo di Various Disaster Relief Exercise), vedrà dal 18 al 27 ottobre le Truppe Alpine dell’Esercito e la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini sul territorio di tre regioni italiane.
La presentazione della V edizione della Vardirex si è tenuta presso la Sala della Trasparenza della Regione Piemonte, con il saluto in apertura del Presidente Alberto Cirio, seguito dal Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldoe dal Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, il Generale Ignazio Gamba, che ha illustrato i temi dell’esercitazione insieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, ingegner Sebastiano Favero, e al Responsabile del Settore Protezione Civile della Regione Piemonte Franco De Giglio.
Vardirex per la difesa del suolo
A Vardirex 2023 si svolgeranno numerosi esercizi finalizzati a testare e standardizzare le procedure comuni, sotto il coordinamento e la supervisione della Protezione Civile Nazionale.
Nelle giornate sul campo gli specialisti della brigata Alpina Taurinense realizzeranno insieme alla Protezione Civile dell’ANA alcuni lavori di prevenzione concreti e durevoli a difesa del territorio. In Piemonte verranno innalzati gli argini di un tratto del Po, oltre all’esecuzione della manutenzione dell’alveo a monte di un ponte, mentre in Abruzzo saranno realizzate linee forestali tagliafuoco in aree boschive situate a ridosso di centri abitati. Le Squadre di soccorso alpino militare si eserciteranno – con gli elicotteri di Esercito, Aeronautica Militare e Protezione Civile – nel recupero di persone rimaste isolate, che avverrà anche per mezzo di battelli militari. Venerdì 27 ottobre la Vardirex si concluderà con una giornata dedicata alle visite, preceduta giovedì 26 da un media day in Piemonte e in Abruzzo.
Martiniana Po, Revello, Entracque, Fossano e Caraglio i comuni del Cuneese interessati in Piemonte; Casoli e Atessa, in provincia di Chieti, per l’Abruzzo. In Veneto, a Campiglia dei Berici (nel Vicentino) verrà attivata la Colonna Mobile Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, con la sala operativa integrata per la gestione delle emergenze.
Test di coordinamento e piani di emergenza
L’esercitazione costituirà anche un test delle catene di coordinamento e controllo delle Prefetture e dei Comuni interessati, oltre che un momento di verifica dei Piani di Emergenza vigenti.
«Ringraziamo l’Esercito e il Corpo degli Alpini per aver scelto il Piemonte per un’esercitazione di grande importanza che ha l’obiettivo di testare e migliorare le modalità di soccorso alla popolazione in caso di vera emergenza – ha affermato il Presidente Cirio – Esercitazione nella quale la nostra Protezione civile, riconosciuta come una delle migliori in Europa, svolgerà funzioni di supporto prezioso, e per me è l’occasione per ringraziare del loro impegno quotidiano anche tutti i volontari.»
«Le Truppe Alpine dell’Esercito e l’Associazione Nazionale Alpini costituiscono una sinergia efficace nella prevenzione e nella gestione delle emergenze che derivano dal dissesto ambientale, nell’ambito della Protezione Civile nazionale», ha dichiarato il Generale Gamba a margine dell’incontro.
“Noi alpini ci siamo sempre”, ha detto il Presidente dell’ANA Sebastiano Favero, ricordando l’impegno sistematico delle penne nere sui fronti delle emergenze, dal Vajont al Friuli, fino alla recente alluvione che ha colpito la Romagna, la Toscana e le Marche.
Fonte: Comunicato stampa Regione Piemonte
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