TORINO – La pandemia ha certamente spinto sull’acceleratore della telemedicina. A certificarlo sono le linee guida che regolamentano il loro utilizzo sul territorio e che sono state recentemente approvate dalla conferenza Stato Regioni. Non fa eccezione neanche la tele pediatria. Inoltre una delle specialità che ha avuto un grande sviluppo negli ultimi mesi è stata quella della pneumologia pediatrica legata ai disturbi del sonno.
L’Osas, la sindrome delle apnee notturne
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è conosciuta come OSAS (Obstructive Sleep Apnoea Syndrome). In Italia tra il 5 ed il 7% dei bambini soffrono di questo disturbo. L’OSAS è una sindrome respiratoria caratterizzato da episodi di ostruzione completa o parziale delle alte vie aeree che disturbano la ventilazione e l’architettura del sonno.
In età pediatrica il fattore di rischio più comune è la presenza di ipertrofia adeno-tonsillare, seguita da altri fattori patogenetici indipendenti tra cui l’obesità, le anomalie cranio-facciali e le patologie neuromuscolari. L’emergenza causata dal Covid-19 è stata uno stimolo a migliorare e ha permesso alla telemedicina di mettere ancora più in rete gli specialisti che possono collaborare a distanza e in maniera efficace alla cura del paziente.
A Torino una delle principali aziende italiane specializzate per contrastare la sindrome del sonno
La Respiraire ha alle spalle una storia di oltre vent’anni ed è riconosciuta come una delle principali imprese italiane specializzate nella diagnosi e nella cura dei disturbi respiratori del sonno. Durante il lockdown, l’azienda torinese ha lanciato il MyPersonalSleepTest. Un dispositivo monouso che consente di svolgere a domicilio un esame del sonno semplicemente collegandolo ad una App senza la necessità dell’intervento di un tecnico.
Respiraire, inoltre, ha attivato anche l’800-602.300. Il numero verde gratuito a cui possono rivolgersi tutti coloro che pensano di avere in famiglia un piccolo paziente affetto da Osas. I tecnici di neurofisiopatologia Respiraire, anche grazie ad un primo screening, sono a disposizione per dare indicazioni rispetto ai sintomi dell’Osas e ai possibili approcci alla malattia.
Scopri di più da lo Scoprinotizie
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.