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Ven. Ott 18th, 2024

Bioplastiche compostabili: vince la comunicazione

Aiutare i cittadini di Torino e della città metropolitana a conoscere i vantaggi e le buone regole di riciclo organico degli imballaggi compostabili insieme ai rifiuti umidi. Amiat Gruppo Iren e Consorzio Chierese Servizi vincono il bando comunicazione Biorepack, grazie una campagna informativa ideata dai due enti.

Conoscere meglio le bioplastiche compostabili

Sostenere economicamente iniziative informative capaci di aiutare i cittadini a conoscere di più e meglio i vantaggi delle bioplastiche compostabili e il modo corretto di smaltirle insieme al resto dei rifiuti organici: è l’obiettivo del “bando Comunicazione locale 2024” promosso da Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.

All’appello hanno risposto decine di amministrazioni comunali da tutta Italia ed enti delegati alla gestione dei rifiuti. I vincitori, alla fine, sono stati 15. A loro andranno i 200.000 euro stanziati per il bando. Tra loro, due realtà piemontesi, che insieme gestiscono la raccolta rifiuti a Torino e in 19 Comuni della città metropolitana: Amiat Gruppo Iren e Consorzio Chierese Servizi.

«Gli scarti organici rappresentano una quota estremamente rilevante di tutti i rifiuti prodotti dai cittadini, pari a circa il 40% del totale – ricorda Marco Versari, Presidente del Consorzio BiorepackLe bioplastiche compostabili, fin dalla loro nascita, sono state concepite come strumento capace di rendere più efficace la raccolta di tale componente dei rifiuti urbani. Aiutare la popolazione a riconoscerle è quindi interesse di tutti: le campagne e le iniziative attuate nei territori grazie al bando Biorepack aiuteranno a proseguire nella direzione giusta, eliminando dubbi, errori e disinformazione.»

Bioplastiche o plastica tradizionale?

Il primo dei due progetti – “Back to the Earth: la bioplastica torna in natura” – ideato da Amiat si è svolto nel mese di aprile con il suo momento principale durante la Giornata della Terra 2024 ospitata a Torino presso i Giardini Reali, manifestazione dedicata alla salvaguardia del pianeta, patrocinata dal Comune di Torino. Filo conduttore: una serie di giochi enigmistici sul tema della distinzione tra bioplastica compostabile e plastica tradizionale. Parole crociate, crucipuzzle diventeranno quindi un utile strumento per favorire la conoscenza degli imballaggi compostabili e il corretto riciclo dei diversi polimeri plastici. Gli operatori allo stand hanno fornito contestualmente spiegazioni approfondite sulla corretta gestione della bioplastica compostabile, supportati da materiale informativo. Un approccio che garantisce un apprendimento interattivo, rendendo la consapevolezza ambientale un’esperienza coinvolgente.
Previste inoltre attività per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado: gli studenti che passeranno allo stand durante l’evento saranno coinvolti in attività educative sulla sostenibilità ambientale e sulle peculiarità delle bioplastiche compostabili.

Campagne di informazione territoriale

E’ partito ad aprile e si svilupperà sino a novembre “GreenVision: Cittadini e Scuole Illuminano il Percorso della Bioplastica”, il progetto realizzato dal Consorzio Chierese per i Servizi, che riunisce 19 Comuni della provincia di Torino.

Tre le direttrici lungo le quali si svilupperà il progetto: una trentina di stand nelle aree di maggior passaggio, vicino a supermercati e mercati rionali; moduli di educazione ambientale nelle scuole superiori e interventi durante le assemblee d’istituto; briefing operativi rivolti alle utenze commerciali.

A spiegare il progetto è Giuseppe Poma, Responsabile Settore Comunicazione del Consorzio Chierese per i Servizi. «Abbiamo cercato di individuare strumenti diversi a seconda del pubblico al quale ci vogliamo rivolgere per massimizzare l’obiettivo alla base di questa campagna comunicativa– prosegue – Destinare al corretto conferimento e trattamento le bioplastiche compostabili e tutti gli altri materiali a matrice organica infatti significa poterli trasformare in compost, fertilizzante naturale, utilizzabile sia in agricoltura convenzionale sia biologica, in grado di riportare preziosi nutrienti ai terreni agricoli, salvandoli dal degrado. Una missione che deve vederci tutti coinvolti».

Fonte: comunicato stampa Biorepack


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