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Collasso della diga Rochemolles: conclusa l’esercitazione

Si è conclusa con successo l'esercitazione "Rochemolles 2024", organizzata dal settore Protezione civile della Regione Piemonte

Si è conclusa con successo l’esercitazione “Rochemolles 2024”, organizzata dal settore Protezione civile della Regione Piemonte, che ha simulato il collasso della diga di Rochemolles. L’attività, realizzata nel pieno rispetto di tutte le procedure previste, ha coinvolto un’ampia area geografica, estendendosi dal sito della diga fino a Rivoli, e interessando 28 Comuni della Valsusa, tra cui Bardonecchia, Susa, Rivoli, Avigliana e Alpignano.

L’esercitazione, oltre a simulare il crollo della diga, è stata un’occasione per testare il Piano di emergenza della diga e valutare l’efficacia delle procedure operative, coinvolgendo uffici tecnici regionali, Arpa Piemonte, Città Metropolitana di Torino e la Prefettura. Tra i principali obiettivi, figuravano la gestione delle allerte, la verifica delle aree di emergenza, il sorvolo con droni per monitorare i punti critici, il test della piattaforma IT-Alert e la raccolta dei dati sui danni.

«Un’iniziativa fondamentale per valutare la risposta del sistema e della popolazione in situazioni di emergenza, sperando ovviamente che eventi del genere non si verifichino mai» hanno commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi. Entrambi hanno espresso gratitudine verso le Amministrazioni comunali, i funzionari regionali e i volontari che hanno partecipato all’organizzazione.

Si è conclusa con successo l'esercitazione "Rochemolles 2024", organizzata dal settore Protezione civile della Regione Piemonte

Dettagli dell’esercitazione a Rochemolles

L’esercitazione è iniziata il 2 ottobre con una simulazione di peggioramento delle condizioni meteorologiche, che ha portato all’emissione di un bollettino di allerta da parte di Arpa Piemonte. Le varie fasi di allerta diga sono state successivamente attivate, con uno scambio di comunicazioni tra gli enti coinvolti: Arpa, Sala operativa regionale, Prefettura, Città Metropolitana di Torino e Comuni.

La giornata del 3 ottobre ha visto un’intensa attività di sorveglianza via terra e aerea, con l’utilizzo di droni per monitorare l’area circostante la diga. A seguito di un ipotetico innalzamento del livello dell’invaso, è stata dichiarata la fase di pericolo, portando all’evacuazione preventiva di civili e operatori nelle aree individuate dal Comune di Bardonecchia. Alle 11, il test IT-Alert è stato lanciato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, inviando un messaggio sui cellulari degli utenti presenti nella zona interessata: “TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi…”.

Successivamente, l’esercitazione si è conclusa con il censimento dei danni agli edifici nell’area allagabile, eseguito da 20 squadre di rilevatori composte da tecnici della Regione. Circa 300 persone, tra tecnici e volontari della Protezione civile, sono state impiegate nell’attività.

La gestione dell’intera operazione è stata coordinata dalla Sala operativa allestita presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia. «Siamo grati per la sinergia tra istituzioni e per il supporto fondamentale che queste iniziative offrono al nostro Comune» hanno dichiarato il sindaco di Bardonecchia, Chiara Rossetti, e il vicesindaco, Vittorio Montabone.


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