Quali sono le condizioni dell’aria nella Città Metropolitana di Torino? Lo dice l’Arpa che, come ogni anno dal 1998, ha pubblicato il rapporto Uno sguardo all’aria 2022, un documento tecnico, approfondito e dettagliato che descrive, attraverso dati ed elaborazioni, l’evoluzione e lo stato della qualità dell’aria nel territorio della città metropolitana di Torino a partire dai primi anni ‘70. Una fonte preziosa e completa di informazioni che descrive lo stato di salute di una delle componenti principali dell’ambiente in cui viviamo.
L’analisi dei dati di qualità dell’aria 2022 evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Come negli anni precedenti, il particolato PM10 e il biossido di azoto superano i rispettivi valori limite.
Il 2022 è stato estremamente siccitoso sia come quantitativi di precipitazione, sia come numero di giorni piovosi e per questo motivo il 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti.
Nell’aria maggiori concentrazioni di Pm10
Il Pm10 per questo motivo presenta un aumento delle concentrazioni rispetto al 2021, Le concentrazioni di biossido di azoto invece rimangono costanti confermando il miglioramento significativo ottenuto nel 2020 e nel 2021. Un dato decisamente positivo, prioritariamente imputabile al costante miglioramento del parco veicolare a alle misure di riduzione delle emissioni dei veicoli che sono in ambito urbano la sorgente prioritaria.
«A integrazione e approfondimento del rapporto regionale sulla qualità dell’aria pubblicato a ottobre, con Uno sguardo all’aria viene presentato un focus sull’area metropolitana – spiega Secondo Barbero, Direttore Generale di Arpa Piemonte – ll 2022 ha avuto condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti».
In particolare nei mesi di gennaio e febbraio sull’area metropolitana torinese si sono avuti 55 su 59 giorni favorevoli all’accumulo di inquinanti che hanno inciso sulle concentrazioni del particolato atmosferico con un incremento delle concentrazioni medie annue e del numero di superamenti del valore limite giornaliero per il PM10.
Nonostante le sfavorevoli condizioni meteorologiche, il valore limite di 40 µg/m³ per la media annua del particolato PM10 è stato rispettato. Tuttavia, persistono superamenti del valore limite di concentrazione giornaliera in diverse stazioni della Città metropolitana di Torino, sebbene si osservi un trend generale in diminuzione. Per quanto riguarda il biossido d’azoto, si conferma il significativo trend di decrescita delle concentrazioni, ma vi sono ancora due stazioni nella città di Torino in cui non si rispetta il valore limite annuale previsto dalla normativa.
Servono maggiori misure
Per ben 25 anni, Città metropolitana (precedentemente nota come Provincia di Torino) e Arpa svolgono un accurato compito di monitoraggio e analisi sulla qualità dell’aria, fondamentale presupposto per ogni decisione strategica. I dati confermano l’efficacia delle misure di risanamento adottate; tuttavia, secondo il consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Torino, Gianfranco Guerrini, è necessario intensificare gli sforzi. Guerrini sottolinea la crucialità di perseguire con determinazione e coraggio le azioni volte a migliorare la qualità dell’aria, considerandola una priorità per garantire la salute dei cittadini e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Fonte:
Maggiori approfondimenti: http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/torino/aria/Pubblicazioni
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