Casalborgone ospita una colonia di pipistrelli nella chiesa di Santa Maria Maddalena. Questi volatili si riproducono nel periodo tra maggio e agosto e devono essere tutelati. Può sembrare strano, ma non è la prima volta che la colonia di chirotteri è ospitata in questa location. Numerosi gli esperti e testimoni che lo possono confermare. Nell’anno 2015 infatti, gli esemplari vengono notati da una naturalista che li identifica come appartenenti ad un’importante specie di interesse conservazionistico: il vespertilio smarginato (Myotis emarginatus).
La collaborazione per preservare i pipistrelli
L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è finanziatore di questo progetto, in collaborazione con la Stazione Teriologica Piemontese, l’associazione Attorno alla Ro Verda e il Comune di Casalborgone proprio per rispettare le esigenze di conservazione e di fruizione dell’edificio. In questo modo il vano che accoglie i pipistrelli è più accogliente. Grazie ai numerosi interventi che limitano e tutelano il passaggio.
Casalborgone è un valido esempio di tutela integrata tra ambiente e cultura, molto sviluppato all’interno del territorio metropolitano. È infatti stato replicato in altri edifici come la Reggia di Venaria e la Fortezza di Verrua Savoia.
L’intervista a Patriarca e Debernardi
La Città metropolitana di Torino ha realizzato un’intervista a Elena Patriarca e Paolo Debernardi della Stazione Teriologica Piemontese. I due chirotterologi hanno illustrato il loro progetto. Hanno sottolineato che, nonostante la vicinanza tra uomo e pipistrello richieda molta attenzione, la specie deve essere protetta. D’altro canto esistono disposizione specifiche per la tutela dei pipistrelli, però laddove siano presenti le colonie è necessario risolvere eventuali conflitti, che risultano però risolvibili.
I pipistrelli e l’uomo: una fobia inspiegabile
La collaborazione tra la la Città metropolitana di Torino e Stazione Teriologica Piemontese offre ai cittadini consulenza e supporto per risolvere le conflittualità tra la presenza dei pipistrelli e uomo, nel pieno rispetto delle normative presenti. Per Paolo Debernardi i pipistrelli sono importanti all’interno della biodiversità dei mammiferi. Ne esistono infatti 1400 specie, in Italia ce ne sono dalle 35 alle 28 note tra Piemonte e Valle d’Aosta. La loro biologia è complessa, essendo grande divoratori di insetti hanno dei servizi di ecosistemi eccezionali. Molti hanno una fobia generalizzata e inspiegabile, forse perché appaiono brutti nell’immaginario. Questo è a causa di leggende metropolitane diffuse in tutta Europa come il fatto che si attacchino ai capelli.
È possibile approfondire l’argomento, visionando il video al seguente link.
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